Celebrata la ricorrenza del Santo Patrono
La Questura di Avellino celebra la ricorrenza del Santo Patrono della Polizia di Stato. Nella storica chiesa cittadina del Ss. Rosario ha avuto luogo, nella giornata di ieri, la festività di San Michele Arcangelo. L’evento che ha costituito momento di unione e di preghiera per tutto il personale della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile dell’Interno, in servizio ed in congedo, reso ancor più suggestivo per l’esecuzione di canti liturgici da parte della corale del Duomo, ha registrato la partecipazione del Prefetto di Avellino Paola Spena, del Procuratore della Repubblica Domenico Airoma del Procuratore Aggiunto di Benevento Gianfranco Scarfò dei Comandanti Provinciali dell’Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza, nonché delle massime autorità civili della provincia. Nel corso della celebrazione, il cui rito religioso è stato officiato dal Vicario del Vescovo Pasquale Iannuzzo, densa di significato si è rivelata la presenza dei familiari delle vittime del dovere e di una rappresentanza dell’Associazione Polizia di Stato, ai quali il Questore di Avellino, Nicolino Pepe, nel corso di un breve discorso, ha rivolto sentimenti di ringraziamento, esprimendo altresì la sentita vicinanza nei confronti dei familiari dei caduti che hanno immolato la propria vita nell’adempimento del proprio dovere.
La memoria, ha sottolineato il Questore Pepe è un processo selettivo che consente di valorizzare non soltanto i ricordi, ma in particolare gli esempi distintivi di un’esistenza dedita alle istituzioni come quella dei poliziotti prematuramente scomparsi, che continuano a vivere in modo indelebile in ognuno di noi, la cui eredità giammai fatta di beni, rendite o patrimoni attiene alle parole, ai gesti e agli atti di chi ci ha preceduto.
A conclusione dell’evento religioso il Questore ha poi evidenziato l’importanza dell’operato di tutti gli operatori di Polizia che, quotidianamente svolgono il proprio delicato compito affinché venga rafforzata l’autentica cultura dei valori civili e della pacifica convivenza mantenendo così fede al claim #Esssercisempre. Esserci sempre, ha sottolineato il Questore Pepe, trova ragione solo se esercitato tra i cittadini che costituiscono l’anello di congiunzione del sistema sicurezza, coloro che vanno protetti, la cui fiducia in qualche modo c’è stata consegnata. Un esserci sempre assicurato anche in prima linea durante i drammatici anni della pandemia Covid-19.
La celebrazione del Santo Patrono è poi proseguita all’interno della Sala Manganelli della Questura dove, in un clima di cordiale serenità, sono state consegnate le medaglie di commiato conferite dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza al personale dipendente posto in quiescenza nel corso di quest’anno. A quest’ultimo è stato rivolto il sentito ringraziamento per la “vita” spesa al servizio dello Stato e, in lunghi anni di impegno, per la tutela della comunità del territorio.