Eseguite 5 ordinanze di custodia cautelare
Una organizzazione dedita alle truffe on line a conduzione familiare è stata scoperta dagli Agenti di Polizia del Commissariato di Sant'Angelo dei Lombardi in concorso con i Carabinieri del Comando Stazione di Lioni, nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Avellino. Tre sono state le persone finite in carcere, un 48enne napoletano, una donna di 57 ed il marito 47enne, mentre una quarta è stata sottoposta agli arresti domiciliari e ad una quinta è stato imposto l'obbligo di presentarsi alla Polizia Giudiziaria. L’attività investigativa che ha consentito l’esecuzione delle ordinanze cautelari è stata avviata agli inizi del 2015, allorquando si aveva contezza delle numerose truffe perpetrate, anche negli anni precedenti, su tutto il territorio nazionale e riconducibili agli indagati. L’attività si è concretizzata incrociando una pluralità di dati, acquisiti dagli archivi delle Forze di Polizia ed in diversi Tribunali d’Italia. Il sodalizio criminale, strutturato su base familistica, era organizzato in ruoli in parte analoghi ed altri intercambiabili attuando un semplice modus operandi che si serviva di strumentazione informatica e telematica comune e conti correnti di appoggio sia per i soldi provenienti dalle truffe che per quanto concerne la destinazione dei profitti. A capo dell'organizzazione risulta essere il 48enne napoletano, intestatario delle carte postepay dove confluivano i soldi dei truffati, il quale si avvaleva della stretta collaborazione del resto della “banda” nella quale, tra l’altro, risulta essere coinvolto anche un minore e la cui posizione è al vaglio del Tribunale dei Minori di Napoli. I componenti del gruppo, che a vario titolo sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di una pluralità indeterminata di truffe e-commerce e di riciclaggio di proventi illeciti con maggiori conoscenze informatiche, si occupavano di creare e posizionare gli annunci civetta in rete, sui siti più conosciuti: Ebay, Bakeka., AAAannunci ed altri simili, offrendo allettanti ma fasulle offerte che riguardavano biglietti per concerti musicali, Iphone, Ipad, Play Station ed elettrodomestici da cucina notoriamente costosi. Gli ignari ed incauti “acquirenti”, in molti casi, certi di portare a termine un “affare”, versavano, in anticipo, i soldi su carte postepay o a mezzo bonifico bancario, senza però ricevere nulla in cambio. Le carte prepagate erano tutte intestate al 48enne napoletano che trasferiva poi i soldi ai complici a più riprese. Parte dei proventi venivano poi prelevati per essere divisi e parti invece per essere reimpiegati in altre attività illecite o ancora da destinare a piattaforme di gioco on line.