Eseguiti 12 ordini di carcerazione
Nella mattinata odierna, la Sezione Criminalità organizzata della Squadra Mobile di Avellino, di concorso con la Squadra Mobile della
Questura di Napoli, ha dato esecuzione agli ordini di carcerazione, emessi dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di
Napoli, nei confronti di 12 persone, residenti tra la Provincia di Avellino e Napoli tutti associati a sodalizi camorristici operanti nel Vallo di
Lauro.
Gli stessi, già condannati nel 2011 per aver fatto parte dell'organizzazione camorristica denominata "CLAN CAVA" dovranno espiare, in regime
carcerario, le pene residue confermate con sentenza definitiva, comprese tra i due e gli otto anni di reclusione. L'operazione condotta dagli
Agenti della Mobile trae origine da una complessa e serrata attività investigativa intrapresa all'indomani della c.d. strage delle donne
avvenuta in Lauro(AV) nel 2002, nel corso della quale, a seguito di un conflitto a fuoco, cinque donne legate da rapporti di parentela con il
pluripregiudicato Cava Biagio, vennero barbaramente uccise nell'ambito della faida con il contrapposto clan camorristico "Graziano". Da tale
attività si appurava l'esistenza di un'associazione camorristica, facente parte a Cava Biagio, finalizzata a conseguire e mantenere il
controllo e l'esercizio di attività economiche imprenditoriali, al fine di ricavare ingenti profitti, tutti realizzati mediante ripetute
azioni intimidatorie e violente ed usuraie ai danni delle parti offese, che si concretizzavano con prelievi di forte somme di denaro presso gli
stessi titolari di imprese e edili e commerciali, nonché con l'imposizione di percentuali sugli importi concernenti appalti e lavori
pubblici.
I provvedimenti definitivi riguardano anche i capi storici della citata consorteria criminale CAVA Biagio e CAVA Antonio, già detenuti
rispettivamente presso la casa Circondariale di Novare e l'Aquila, nei cui confronti la Suprema Corte di Cassazione ha confermato la condanna ad
anni 30 per Biagio Cava e ad anni 21 per Cava Antonio.