Avellino, 27 maggio 2011
Un giovane ed onesto operaio di questa provincia viene contattato sul proprio cellulare da una persona che simulando una cadenza dialettale
siciliana, dopo aver dimostrato di conoscere le sue abitudini e la composizione del suo nucleo familiare; quindi il fatto che era padre di una
bambina in tenera età, minaccia pesantemente il malcapitato riferendo che avrebbe ammazzato la moglie e la figlia se non avesse assecondato
le sue richieste estorsive, ossia se non gli avesse consegnato 5000,00 euro in contanti. Questa l'odiosa e inquietante minaccia utilizzata dal
malvivente per indurre la vittima ad assecondare la sua scellerata pretesa:" prepara cinquemilaeuro altrimenti tagliamo la testa a tua moglie e tua
figlia".
Il malcapitato non si perde d'animo e si affida alla squadra mobile della Questura di Avellino che dopo due giorni di serrate indagini arresta
l'autore all'interno di un bar di Atripalda, dove l'estorto aveva depositato così come imposto dal malvivente una busta contenete il denaro
richiesto sotto una tavoletta rotante del water. All'uscita dal bagno l'estorsore viene prontamente bloccato da personale della squadra mobile tra
l'incredulità e la ovvia sorpresa degli avventori che appreso il motivo dell'intervento plaudono all'operato della Polizia.
Il malvivente, già conosciuto alle Forze dell'Ordine, nel ritirare i soldi, ossia una parte della somma richiesta, all'uscita del bagno
riservato ai portatori di handicap, si trova però il responsabile della sezione criminalità organizzata che aveva opportunamente
isolato l'intera zona e piantonato ogni possibile via di fuga. Ammanettato viene trovato in possesso della somma versata dall'estorto. Condotto in
Questura l'arrestato, un salernitano di anni 30, oltre ad ammettere le proprie responsabilità riferisce di essere un emissario del clan
camorristico Schiavone da Casal Di Principe versione, ritenuta poco credibile ma comunque al vaglio della Polizia.