Rapina ad un ufficio postale: catturato il rapinatore.
Nella tarda mattinata di martedì 21 ottobre gli agenti della Squadra Mobile della Questura, in servizio di perlustrazione antirapina, intercettava e catturava tale COPPOLA Vincenzo, di anni 50, residente in Siringano (AV) che poco prima si era reso responsabile di rapina a mano armata in pregiudizio dei dipendenti di un ufficio postale sito nella limitrofa periferia avellinese Il malvivente, con numerosi pregiudizi per rapina, una volta penetrato all'interno dell'ufficio postale, dopo aver atteso l'arrivo del furgone portavalori e sotto la minaccia di una pistola rivelatasi giocattolo, minacciando dipendenti e clienti, si faceva consegnare la somma di circa 12.000 euro. Subito dopo si allontanava dal luogo a bordo di un furgone risultato rubato. Gli uomini della IV Sezione della Squadra Mobile, già presenti sul territorio per prevenire e contrastare rapine in danno di istituti di credito, acquisita la notizia dell'evento criminoso, si ponevano alla caccia del malvivente il quale, con freddezza e scaltrezza, dopo aver abbandonato il furgone, non molto lontano dall'ufficio postale, si era posto ad una fermata dei pullman per non destare sospetto. Gli agenti, con intelligente intuizione, polarizzavano l'attenzione sulla persona che attendeva il pullman e che nella circostanza dava segni di nervosismo e circospezione e si apprestavano a controllarlo; il malvivente vistosi scoperto, tentava la fuga per sottrarsi alla cattura e, contemporaneamente, si disfaceva di un borsello all'interno del quale occultava la somma di denaro rapinata e la pistola giocattolo. Bloccato dagli agenti, dopo gli accertamenti di rito, veniva quindi associato presso la Casa Circondariale di Avellino. Nel corso della rapina una dipendente dell'ufficio postale veniva colta da malore e veniva pertanto trasportata presso l'ospedale del capoluogo irpino. Le indagini vengono coordinate dal Procuratore Capo della Repubblica dr. Aristide Romano e dal Sostituto Procuratore dr.ssa Ciccarella al fine di verificare l'eventuale coinvolgimento del malvivente in altri eventi criminosi della stessa natura.