Personale della Polizia di Stato - Squadra Mobile della Questura di Asti nei giorni scorsi ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misura coercitiva in carcere emessa dal dr. Giorgio MORANDO del Tribunale - Ufficio GIP di Asti, su richiesta del P.M. dr.ssa Donatella MASIA, nei confronti di un 35enne tunisino, residente nella zona di Costigliole d’Asti.
Come emerso a seguito di scrupolose indagini che hanno avuto inizio con la denuncia per maltrattamenti da parte di una donna, di nazionalità italiana e di qualche anno più giovane del convivente, quest’ultimo da molti anni maltrattava la vittima.
E’ emerso dall’attività di polizia uno spaccato familiare fatto di continui soprusi, vessazioni, prevaricazioni, violenze verbali, ingiurie, minacce di morte, maltrattamenti e prepotenze dell’uomo verso la convivente: il 35enne da anni teneva soggiogata la donna, percuotendola, ingiuriandola, aggredendola anche per futili motivi, spesso in presenza dei figli tutti minorenni, di cui una avuta da una precedente relazione.
Fatti che si ripetevano con regolarità, in prevalenza tra le mura domestiche, e che la donna subiva da anni e che non denunciava per timore di ritorsioni da parte dell’uomo.
La donna incapace di resistergli continuava a subire passivamente le angherie dell’uomo finché decideva, in un momento di particolare sconforto, di chiedere aiuto a personale della Squadra Mobile della Questura di Asti, denunciando i suoi trascorsi; pertanto dopo una lunga, articolata e minuziosa attività investigativa, resa più difficoltosa dalle iniziali titubanze della vittima, il personale della Polizia di Stato riusciva a raccogliere numerosi elementi probatori ed a chiedere all’A.G. l’emissione di un provvedimento restrittivo che potesse tutelare la donna ed i minori.
Asti, 12 ottobre 2020