La Polizia di Stato - Squadra Volanti della Questura di Asti ha arrestato, nella tarda serata di ieri, un italiano di 50 anni, resosi responsabile di minacce aggravate, violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Sono le 19.30 circa, quando la Sala Operativa della Questura riceve la segnalazione della presenza all’interno di un noto albergo del centro città di un dipendente in stato di ubriachezza, aggressivo e minaccioso verso altri colleghi di lavoro.
Arrivati sul posto, i poliziotti hanno contattato il receptionist dell’hotel che riferito loro di come uno dei camerieri, presentatosi sul posto di lavoro completamente ubriaco, avesse esternato un atteggiamento aggressivo e minaccioso nei confronti del titolare e di altri suoi colleghi, minacciati con dei cocci di vetro di un bicchiere da lui stesso mandato in frantumi. Il tutto avvenuto presso il bar dell’albergo alla presenza anche di alcuni clienti.
Durante il racconto, il receptionist ha accusato un malore, perdendo momentaneamente conoscenza, a causa dello spavento, rendendo pertanto necessario l’intervento di un’ambulanza per gli accertamenti sanitari del caso.
Al momento dell’intervento, l’uomo si è rintanato all’interno del proprio alloggio nell’hotel, ma durante gli accertamenti, gli agenti hanno notato un individuo, indicato dagli altri dipendenti come il responsabile dell’accaduto, avvicinarsi al bar. Alla richiesta degli operatori di declinare le proprie generalità, l’uomo, ancora visibilmente alterato dall’alcool, ha assunto subito un atteggiamento ostile e non collaborativo nei loro confronti, rifiutandosi di fornire un documento e di dare spiegazioni sulla vicenda. A quel punto, a seguito dell’invito degli agenti a calmarsi e a seguirli presso gli Uffici della Questura, il soggetto ha iniziato a inveire contro i poliziotti, tentando, a più riprese, di colpirli con calci e pugni.
Sebbene l’uomo abbia continuato a dimenarsi, scalciando e tentando di divincolarsi, gli agenti sono riusciti, con non poche difficoltà, a contenerlo e a trarlo in arresto, in attesa del giudizio per direttissima, fissato per la mattinata di oggi.