Nei giorni scorsi il Questore della provincia di Asti dott.sa Alessandra Faranda Cordella è stata invitata a visitare alcuni siti naturali conservati, tipici habitat della nostra area continentale, che fanno parte di un ampio progetto di recupero ambientale e di mantenimento della biodiversità.
L’invito proveniva da Marco De Vecchi, Professore Associato presso il Dipartimento di Scienze agrarie, Forestali ed Alimentari di Torino, nonché fondatore dell’Osservatorio del Paesaggio provinciale, da Franco Correggia, nota figura di naturalista astigiano, fondatore dell’Associazione Boschi Terre Gente e Memorie, associazione che ha acquista aree da sottrarre al disboscamento e fa conservazione ambientale. Due competenti relatori, spesso impegnati in convegni nazionali ed internazionali. All’incontro era presente Attilio Alessio, vulcanico creatore del Centro di Cultura Naturalistica con base a Montiglio.
Nel corso della lunga passeggiata, dai relatori si è appreso come il recupero di zone umide e boschive, inserite in quello che vuole diventare un vero e proprio corridoio biologico nella provincia di Asti, sia fondamentale anche per il mantenimento di specie faunistiche ed arboree che hanno un impatto riequilibratore per il complesso scambio che l’uomo deve continuare a mantenere con l’ambiente in cui vive.
Nell’occasione, sono stati affrontati anche importanti concetti tesi a sviluppare la coscienza individuale su quanto sia fondamentale per il benessere e la salute delle persone un ambiente sano e pulito unitamente ad un’agricoltura nutriente ed eco-compatibile.
I tre attivi responsabili delle associazioni che hanno organizzato l’evento, sono altresì motore di progetti formativi aperti sia ai giovani studenti per accrescere la consapevolezza dell’importanza della protezione ambientale sia a tutti i cittadini che vogliono imparare a comprendere i fondamenti del naturalismo inteso come necessità di mantenere un ambiente che è poi quello deputato a sostenerci.
Durante l’escursione, sono state illustrate anche le molte iniziative che a livello di puro volontariato vengono organizzate da queste associazioni che, attraverso la fruizione degli undici siti che fanno parte di questo circuito di riqualificazione ambientale, vogliono realizzare un movimento di opinione che si impegni nella direzione della tutela del nostro patrimonio naturale. L’argomento è dunque di stretta attualità e nello specifico è significativo il fatto che vengano svolte azioni concrete in questa direzione.
L’interessante pomeriggio, che è poi proseguito con la visita di siti di osservazione di animali in habitat non modificati, ha grandemente colpito il Questore da sempre compartecipe di una visione olistica, in cui uomo, ambiente ed alimentazione sono interconnessi e legati in maniera inscindibile.