E' cominciata oggi la prima delle tre giornate di mobilitazione contro la violenza di genere promosse insieme da Asl At, Questura ed associazione Orecchio di Venere.
Chi aggredisce spesso cerca di dissuadere il partner dal ricevere aiuto e supporto da parte di amici, forze di polizia, medici e operatori della comunità assistenziale. La catena va spezzata perché l'amore non fa male, non uccide.
Un equipe di tre enti, formata da personale della Polizia di Stato, personale medico, infermieristico, assistente sociale, psicologo e da un avvocato, è stata presente oggi con un gazebo, dalle 8 alle 11 nella Hall dell'Ospedale,
Domani 28 novembre, stessi orari nella piazza del Cardinal Massaia al piano -1, e il 29 novembre, dalle 9 alle 12 al Consultorio dell'Asl, in via Baracca 6.
Il personale distribuisce materiale informativo predisposto per l'occasione con le linee guida per la sicurezza, in situazioni di violenza all'interno della coppia e i numeri utili per la richiesta di aiuto; è stato predisposto anche un vademecum per aiutare i medici di famiglia a riconoscere segni, sintomi e comportamenti associati alla violenza di genere.
Nelle vicinanze del gazebo saranno posizionati dei Box per la raccolta di segnalazioni in forma anonima.
I Box, realizzati e gestiti dall'Orecchio di Venete, saranno battezzati con le seguenti "etichette" in lingua italiana e inglese:
- vuoi essere ricontattato?
- segnalazioni anonime
- conosci la rete astigiana?
- ti sei mai rivolto a Polizia o a Carabinieri?