Questura di Asti

Esecuzione misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento e contatto con le persone offese

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Indagini della Polizia di Stato di Asti per una violenza sessuale

La Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Asti ha eseguito nei giorni scorsi la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento e contatto con le persone offese ex art. 282 bis e 282 ter cpp a carico di un quarantacinquenne astigiano.
L’uomo è accusato del delitto di maltrattamenti nei confronti di familiari e conviventi p. e p. dall’art. 572 c.p. ai danni sia della compagna che dei tre figli minorenni; gli sono altresì stati contestati episodi di lesioni personali dolose ex art. 282 c.p. (nel marzo del 2022 e febbraio del 2020)
Le ipotesi di reato vengono addebitate con le aggravanti di aver agito in presenza ed in danno di persone minorenni, su donna in stato di gravidanza e con disabilità accertata ex legge 104/1992.
Oltre ai recenti episodi di violenza (a marzo 2022 in danno della compagna ed anche in danno di un bambino) vi era già stato nel febbraio 2020 un intervento a domicilio di una pattuglia di polizia richiesto tramite 112 dalla figlia maggiore della convivente; la donna era stata soccorsa, accompagnata al nosocomio di Asti ma non aveva poi inteso sporgere formale querela.
Nella mattinata odierna l’indagato è stato sentito nel cd interrogatorio di garanzia ed al termine del quale il GIP ha confermato la misura coercitiva emessa.
Anche in questa vicenda emerge l’importanza della segnalazione. I modi e le occasioni per segnalare gli abusi, gli atti persecutori e le violenze sono molteplici. Ci sono i numeri nazionali (112, 114, 1522), i siti internet (ad esempio per l’astigiano www.sos-donna.it oppure www.retedafne.it ) e poi sul territorio del circondario del Tribunale di Asti sono attive reti territoriali multidisciplinari per la presa in carico e
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segnalazione delle varie tipologie di reato commesse in danno delle cd fasce deboli, ovvero in tutte quelle situazioni in cui il reo approfitta dello stato di debolezza della vittima, anche provvisorio, per compiere il proprio disegno criminale.
Si tiene ancora a precisare che le indagini sono in corso di sviluppo, potendo emergere in futuro elementi di segno contrario rispetto a quelli sino ad ora raccolti, a favore quindi dell’indagato, da presumersi innocente fino a quando non sia pronunciata sentenza di condanna definitiva.


21/04/2022

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