Asti – A seguito di un’articolata attività di indagine svolta in tempi record dalla Polizia di Stato – Squadra Mobile della Questura di Asti, 3^ Sezione Reati contro il Patrimonio e la P.A, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Asti nella persona del PM dott. Gabriele FIZ, in data 05.07.2021, veniva data esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal dott. Giorgio MORANDO GIP presso il Tribunale di Asti su richiesta dello stesso PM titolare delle indagini, a carico di un cittadino di etnia rom, S.E. di anni 19, associato presso la locale Casa di Reclusione, con l’accusa di aver rapinato e abusato sessualmente di una donna astigiana di 91 anni, presso la sua abitazione, verosimilmente con il movente della vendetta.
I fatti risalgono al 20 maggio scorso, quando intorno alle ore 20.30 giunge al numero unico di emergenza 112 NUE, la richiesta di aiuto di una anziana donna, la quale riferiva di aver subito una rapina e di essere stata violentata da un uomo, poi datosi alla fuga. Personale della Squadra Volante si recava immediatamente sul posto, unitamente al locale Personale di Polizia Scientifica.
Nella stessa serata gli investigatori della Squadra Mobile si recavano presso il locale Ospedale per raccogliere i primi elementi utili alla ricostruzione dell’azione delittuosa e accertarsi delle condizioni di salute dell’anziana donna, la quale in forte stato di shock, riusciva comunque a raccontare agli operatori importanti dettagli dell’accaduto.
La donna riferiva che dapprima era stata minacciata con una accetta, rapinata della fede nuziale, ricordo del defunto marito, e degli orecchini che indossava, i quali le venivano strappati con violenza.
Successivamente, l’anziana donna raccontava di essere stata trascinata nella camera da letto, ove veniva consumata la violenza sessuale.
Azione che, dalle fonti di prova raccolte, è stato possibile determinare sia durata ben 31 lunghissimi minuti.
Grazie alla profonda conoscenza del territorio e ai dettagli forniti dalla donna, e dopo aver passato al setaccio tutti i sistemi di videosorveglianza cittadini utili alla ricerca di elementi, gli investigatori riuscivano ad individuare l’autore del reato, un giovane uomo di etnia rom noto agli operatori, domiciliato presso il campo di via Guerra, il quale già lo scorso anno si era introdotto presso l’abitazione, commettendo il reato di furto in abitazione, proprio ai danni della stessa anziana donna, evento che lo portava ad essere indagato presso la Procura della Repubblica di Asti , motivo presumibile per il quale in data 20 maggio S.E., ritornava con l’intento della vendetta a casa della donna.
Tale individuazione veniva, successivamente corroborata dalle impronte rilevate da personale della locale Polizia Scientifica, le quali appunto sono riconducibili all’indagato.