Il 14 giugno 2021, personale della Squadra Mobile di Asti, 4ª Sezione Antidroga e Contrasto al Crimine Diffuso, durante la consueta attività di prevenzione e repressione dei reati inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti, rintracciava e traeva in arresto il magrebino H.A. di anni 48 detto “Zio”, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Corte di Appello di Torino, dovendo lo stesso scontare una pena residua di Anni 2 di reclusione per detenzione spaccio di sostanza stupefacenti.
Soggetto già tratto in arresto in flagranza di reato nel 2019 da parte degli investigatori di questa Squadra Mobile, a seguito di mirata attività d’indagine finalizzata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti in danno a minorenni, in quanto lo stesso era stato colto in possesso di 80 grammi di Marijuana e Hashish nonché attrezzattura per il taglio e il confezionamento della droga.
I fatti contestati dall’A.G. risalgono al 2012 quando l’uomo, noto spacciatore, aveva posto in essere un’intensa attività di spaccio di sostanza stupefacente di tipo hashish a favore di numerosi studenti astigiani, anche minori egli anni 18, illecito che si consumava prevalentemente all’interno della sua abitazione, all’epoca dei fatti ubicata nel centro storico di questa città.
L’attività illecita era stata monitorata dagli investigatori della Sezione Antidroga della Squadra Mobile, mediante numerosi servizi di osservazione, corroborati da attività tecniche, il cui esito veniva dettagliatamente esposto all’A.G. procedente nell’ambito dell’operazione antidroga denominata Zio Bello.
I numerosi elementi probatori raccolti dagli investigatori permettevano di disvelare un sodalizio criminale composto da 9 soggetti, di cui un minore, di nazionalità italiana e magrebina, tutti coinvolti a vario titolo ed in concorso tra loro nel reato di detenzione e spaccio di hashish, nonché di altri 4 giovani italiani resisi responsabili del reato di favoreggiamento personale, che permettevano al G.I.P. del Tribunale di Asti, su richiesta del P.M. titolare dell’indagine, di emettere 4 misure cautelari a carico di altrettanti spacciatori.
Durante l’attività emergeva anche la figura di S.R. di 45 anni che, nel mese di dicembre 2020, veniva tratto in arresto in esecuzione all’ordine di carcerazione emesso dalla Corte di Appello di Torino, dovendo lo stesso scontare una pena residua di Mesi 2 di reclusione, per favoreggiamento nei confronti di uno degli spacciatori coinvolti.
In totale la Corte d’Appello confermava per 7 imputati in totale 8 anni 1 mese 20 giorni e 18.400 euro di multa.