Nella primissima mattinata di oggi 23 novembre personale della Polizia di Stato - Squadra Mobile della Questura di Asti ha dato esecuzione all’Ordinanza di Applicazione di Misura Cautelare in Carcere emessa per il reato di rapina dal Tribunale della Libertà presso il Tribunale dei Minorenni di Torino a carico del giovane astigiano fortemente indiziato, a seguito delle indagini esperite dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri, di essere l’autore di diversi roghi avvenuti in città nelle scorse settimane.
Il minorenne è stato tratto in arresto in Alessandria presso una Comunità dove dimorava, in ordine al reato di cui all’articolo 628 c.3 n.3 quinquies c.p. (rapina aggravata) perpetrato nei confronti di un 60enne astigiano il 1° agosto scorso, in questo parco della Resistenza, ai danni del quale si impossessava dello zaino che la vittima aveva appoggiato accanto a sè sulla panchina.
L’immediata attività investigativa condotta dalla Polizia di Stato ha consentito di accertare ed appurare le responsabilità del giovane segnalandolo alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Torino, che accoglieva le istanze e sulla base dei gravi indizi di colpevolezza, nonché sulla ricorrenza dell’esigenza cautelare rappresentata dal pericolo di reiterazione di reati della stessa specie, chiedeva la misura cautelare in carcere, che veniva però inizialmente rigettata dal Tribunale dei Minori - Ufficio Gip di Torino.
A seguito del rigetto, la Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Torino proponeva appello, e per l’effetto il Tribunale della Liberta presso il Tribunale dei Minorenni di Torino, al quale erano state nel frattempo indirizzate le informative della Squadra Mobile e dei Carabinieri a carico dello stesso minore quale verosimile autore di incendi di autovetture avvenute tra il 5 settembre ed il 14 ottobre corsi, accoglieva l’appello e disponeva la misura cautelare in carcere presso l’istituto minorile Ferranti Apporti di Torino.
Espletate le formalità di rito presso questi Uffici, ivi comprese le procedure c.d. anti COVID, il ragazzo veniva associato presso l’istituto minorile di Torino a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.