La Questura di Asti è componente attiva del Progetto Sos Donna comprendente varie azioni, tra le quali la realizzazione di un sito, operativo dall’8 marzo 2019, relativo ai percorsi attivi ad Asti contro la violenza alla donna per sensibilizzare il mondo delle donne e fornire informazioni per un aiuto immediato, per agevolare la visione di insieme sui servizi attivi sul territorio e far sentire meno sole le vittime di violenza. Si tratta di un progetto pilota nel panorama piemontese, derivato dal particolare virtuosismo di tutti gli enti coinvolti nel settore della violenza di genere e sostenuto dalla Regione Piemonte.
All’interno del sito web ( www.sos-donna.it) è previsto uno spazio dedicato ai servizi che la Questura assicura alle vittime di violenza, con opportune informazioni sul funzionamento e le peculiarità dell’attività svolta.
A tal proposito le attività svolte da questi Uffici di Polizia sono state illustrate nel corso di più incontri con le componenti della predetta “rete” informativa, sfociate in un documento di sintesi di tutte le attività svolte in ambito locale e nazionale dalla Polizia di Stato e dei progetti aperti sul fronte della lotta contro questo tipo di violenza.
Per meglio incontrare la attenzione dei cittadini e degli utenti in genere, sono state inoltre create, ad opera dei funzionari, numerose F.A.Q. che consentiranno ai fruitori del sito di comprendere le funzioni svolte dagli Uffici di Polizia in questo ambito, consentendo alle donne che accederanno a SOS DONNA di fare chiarezza sui dubbi che spesso pongono un freno alla decisione di denunciare episodi di violenza.
Sono state inoltre create immagini e fornite indicazioni logistiche, telefoniche ed orarie per consentire con immediatezza il contatto con gli Uffici competenti ad accogliere la vittima di violenza per la denuncia o le procedure di allontanamento dalla casa del maltrattante.
Inoltre gli studenti della 3° C del Liceo Monti, nell’ambito della alternanza scuola-lavoro nel Progetto Sos Donna, hanno visitato la Questura il 17 maggio, incontrando il Dirigente della Divisione Polizia Anticrimine e il Dirigente della Squadra Mobile, unitamente agli operatori dell’Ufficio Minori della Divisione Anticrimine e della Sezione della Squadra Mobile che si occupano dei casi di violenza e maltrattamento in famiglia; nell’occasione è stato realizzato un “modulo peer-to-peer” per soddisfare le curiosità degli studenti sulla problematica esaminata, sui casi concreti possibili, sulle soluzioni messe in campo, anche orientato all’ascolto dei suggerimenti e delle idee dei ragazzi.
Al termine è stato fatto un immancabile passaggio negli uffici della Polizia Scientifica, che costituisce da tempo una consolidata attrazione per i ragazzi attenti lettori di libri gialli e fautori di film polizieschi.