Alle prime ore di oggi 12 settembre 2018 la Polizia di Stato - Squadra Mobile della Questura di Asti ha dato esecuzione a cinque ordinanze cautelari in carcere emesse dall’Autorità Giudiziaria per i delitti di rapina e lesioni personali nei confronti di:
B.E.C., 48enne - C.A., 32enne - S.H., 20enne, tutti astigiani con pregiudizi di polizia,
ed altre due persone minorenni, sempre astigiane.
Nei mesi scorsi alcuni gravi episodi di rapina e furto con strappo avvenuti a breve distanza l’uno dall’altro nel centro cittadino avevano destato crescente preoccupazione nella cittadinanza. Ad essere prese di mira da un gruppo di balordi erano state principalmente alcune anziane donne, una delle quali era purtroppo deceduta a seguito della rovinosa caduta a terra quale conseguenza della rapina.
Ma anche un giovane astigiano era stato attirato con l’inganno nell’appartamento di uno degli arrestati per consumare un rapporto sessuale con una ragazza compiacente, anch’essa arrestata.
Gli episodi criminosi, compiuti a partire da fine aprile e sino a fine maggio 2018, venivano posti in essere da un gruppo composto da cinque persone, tre maggiorenni e due minorenni, le quali agivano in alcuni episodi singolarmente, in altri in coppia, ed in una circostanza tutte assieme.
In particolare, la sera del 26 aprile 2018 un 25enne astigiano, in un appartamento privato in uso agli arrestati nel quale si era recato per consumare un rapporto sessuale, veniva rapinato del portafoglio e del telefono, sotto la minaccia di un arma risultata essere ad aria compressa, nonché violentemente percosso. Poco prima, nel pomeriggio dello stesso giorno, una anziana donna di anni 78 in via Prandone era stata rapinata della borsetta da due degli arrestati, uno dei quali la colpiva con un pugno al volto facendola cadere rovinosamente a terra: a causa delle lesioni la vittima decedeva all’ospedale di Asti l’8 maggio successivo.
Nella mattinata del 5 maggio 2018 si verificavano addirittura tre episodi di rapina commessi da due degli odierni arresati:
il primo, in danno di una 54 enne astigiana, la quale veniva rapinata dello zaino contenente il cellulare ed altri effetti personali in Corso Alfieri, con la minaccia di fare uso di un martello. La donna nel corso della rapina cadeva rovinosamente a terra, subendo lesioni personali;
un secondo, in danno di una 74enne astigiana, rapinata all’interno del proprio negozio in Corso alla Vittoria con l’uso da parte di una delle due corree di una pistola;
la terza rapina veniva commessa sempre la stessa mattina, in danno di un 72enne astigiano, il quale in Corso Volta veniva rapinato del denaro contenuto nel portafogli, sempre con sotto la minaccia di un’arma.
Il gruppo, attirato dai proventi dei reati, il 12 maggio rapinava una 87enne astigiana della collanina in Corso Alessandria: anche in questo caso la vittima cadeva a terra e si procurava lesioni.
Poi, nel pomeriggio del 23 maggio una 79enne astigiana, in via Sant’Evasio, veniva rapinata della collanina da due degli arrestati, ed anche questa volta la vittima cadeva a terra in conseguenza del reato.
L’articolata, capillare e minuziosa attività di indagine esperita da personale della Squadra Mobile della Questura di Asti- Sezione Antirapina, sotto il coordinamento della Procura di Asti e della Procura Minorile di Torino (per le posizioni dei due soggetti minorenni), avviata nell’immediatezza dei primi fatti-reato, ha consentito di acquisire precisi e concordanti elementi di reato, sia attraverso l’escussione di parti offese e testimoni, che a mezzo di analisi dei video pubblici e privati dei sistemi di video sorveglianza, i quali hanno permesso di avvalorare l’ipotesi investigativa emersa dalle escussioni testimoniali.
Dall’attività investigativa è emerso uno spaccato di vita fortemente degradato nei valori civili e sociali, alterato dall’uso di droghe pesanti da parte di alcuni dei soggetti tratti in arresto, i quali, proprio per procurarsi la dose giornaliera, non esitavano a porre in essere reati violenti contro vittime indifese, specie di avanzata età.
Inoltre, due ragazze arrestate erano dedite alla prostituzione, trovando clienti mediante annunci sui siti per appuntamento, e destinando parte del ricavato all’acquisto della sostanza stupefacente.
I soggetti colpiti da provvedimento restrittivo sono stati rintracciati in Asti e condotti presso la Casa di Reclusione di Asti e presso l’Istituto carcerario minorile di Torino a disposizione dell’Autorità giudiziaria.