La Polizia di Stato, nell’anno scolastico che sta per concludersi, ha portato a termine numerose iniziative rivolte a studenti e professori, in un percorso condiviso di educazione alla legalità.
La Sezione Polizia Stradale di Asti ha partecipato a due progetti di promozione dell’educazione stradale per le scuole: “Progetto Icaro” e “Bici Scuola”
Il Progetto Icaro è stato svolto in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia dell’Università Sapienza di Roma, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, il Moige (Movimento Italiano Genitori) e realizzato con il contributo di Avio e Avio Aero.
L'iniziativa, giunta quest'anno alla XVIII edizione, è stata dedicata agli studenti di tutta Italia con l'obiettivo di far comprendere ai giovani l'importanza del rispetto delle regole, promuovere una cultura della legalità ed evitare che i ragazzi assumano comportamenti pericolosi, causa principale degli incidenti stradali.
Quest’anno il Progetto Icaro ha visto coinvolti 80 studenti delle classi 2^ della Scuola Secondaria di I grado A. Brofferio e 60 studenti delle classi 4^ e 5^ della Scuola Secondaria di II° grado G. Penna che hanno aderito ad una serie di incontri svolti dai tutor della Polizia di Stato.
Il tema degli incontri di questo anno ha avuto come oggetto la mobilità che riguarda gli utenti vulnerabili, in particolare l’intervento formativo è indirizzato a sottolineare il ruolo dei comportamenti messi in atto dai diversi utenti vulnerabili della strada, ossia pedoni, ciclisti, motociclisti e ciclomotoristi, sia valutando la lesività connessa al mezzo, sia il ruolo del comportamento distratto ed il multitasking alla guida o sulla strada, nonché agli effetti di questa interazione. Proprio per quanto riguarda la disattenzione alla guida, è stato evidenziato che il “multitasking” (ossia lo svolgere più attività simultaneamente) sia in realtà una bugia, perché di fatto continuiamo a svolgere una sola attività alla volta, anche se crediamo di svolgerle entrambe e perdiamo molto tempo ed energie nel passaggio da un’attività ad un’altra. Sulla strada, infatti, il “multitasking” è da intendersi come una pericolosa bugia perché ogni qualvolta spostiamo l’attenzione su un altro compito, di fatto, è come se ci muovessimo ad occhi chiusi.
La Sezione Polizia Stradale di Asti, poi, si è recata inoltre nelle scuole primarie della provincia astigiana coinvolgendo 160 alunni delle Primarie di Villanova d’Asti, San Damiano, Costigliole d’Asti e Nizza Monferrato. Con i più piccoli è stato portato avanti il progetto nazionale “Bici Scuola 2018”, volto alla conduzione in sicurezza dei velocipedi. A tal fine i tutor hanno proposto la visione di video tutorial che illustravano comportamenti corretti e scorretti e interviste a personaggi significativi ed al loro rapporto con la bicicletta. La visione di filmati e cartoni animati ha evidenziato come sia più sicuro viaggiare sulle strade utilizzando il casco, le luci anteriori e posteriori sulle bici, così come i campanelli, che si rivelano molto utili per segnalare la presenza.
Gli agenti, inoltre, hanno insegnato ai bambini come indossare correttamente il caschetto, in quanto, un uso non corretto compromette la loro sicurezza ed hanno suggerito loro di indossare delle pettorine fosforescenti per essere più visibili. La presenza dei citati dispositivi infatti, alcuni previsti espressamente dal Codice della Strada (segnatamente il campanello, le luci anteriori e posteriori, i catarifrangenti), si rivelano di fondamentale importanza per l’incolumità del ciclista.
I giovani rappresentano i primi destinatari della comunicazione in materia di sicurezza stradale, non soltanto perché l’incidente costituisce per loro una fra le principale causa di morte ancor prima della malattia e della droga, ma soprattutto perché i ragazzi, già protagonisti della strada come pedoni, ciclisti e conducenti di ciclomotori, sono la generazione dei futuri automobilisti ed i migliori portavoce del messaggio di legalità con il mondo degli adulti.
La Sezione di Polizia Postale e delle Comunicazioni ha effettuato poi, complessivamente, nr. 40 incontri nelle scuole, incontrando oltre 3000 alunni alla presenza degli insegnanti. Le tematiche più dibattute sono state quelle del bullismo e del cyber bullismo, nonché l’uso consapevole dei social da parte delle giovani generazioni.
Le iniziative, che proseguiranno anche in questi ultimi giorni di scuola del mese di giugno, hanno ricevuto un positivo apprezzamento anche da parte dei professori, che hanno già segnalato alcuni istituti interessati per il prossimo anno, per approfondire ed individuare le strategie e i percorsi tesi a promuovere comportamenti improntati alla cultura della legalità.