negli scorsi giorni, la polizia di stato della procura della repubblica e della squadra mobile di asti hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia in carcere emessa dal gip di asti nei confronti di 5 soggetti (uno risultato irreperibile) ritenuti responsabili in concorso del reato di riciclaggio di danaro proveniente da due truffe in danno di società tedesche.
in particolare le indagini condotte dalla sezione di pg della procura - a proseguimento di una precedente inchiesta che aveva condotto nel luglio scorso all’arresto di 3 soggetti dediti alle truffe on line cd “case vacanza”- consentivano di acquisire elementi di prova a carico dei 5 soggetti, di cui uno già condannato dal tribunale di asti per tali precedenti truffe, per aver compiuto attività di riciclaggio.
in particolare costoro avrebbero riciclato – con rapidi trasferimenti da e verso l’estero nonché prelievi in contante – la somma di oltre € 70.000 provento di duplice truffa commessa in germania in danno di due importanti società. Ambedue le imprese sarebbero state indotte ad effettuare bonifici sull’italia da falsi ordini di pagamento in apparenza provenienti dai dirigenti aziendali. Alla stregua delle indagini sin qui svolte vi e’ ragione di ritenere che l’episodio di cui agli arresti non sia isolato ma si inserisca in una piu’ articolata attività di riciclaggio anche a dimensione transnazionale.
nelle complesse indagini compiute in vari paesi (francia, germania, ungheria, malta, austria, turchia) la procura della repubblica si e’ avvalsa della efficace collaborazione di eurojust dell’aja nonché dell’ufficio nazionale per il recupero dei beni criminali (aro-asset recovery office) operante presso il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia di roma .
sulla base degli elementi di prova raccolti il gip di asti, ritenendo sussistere sia i gravi indizi di riciclaggio che le esigenze cautelari, ha disposto la custodia in carcere nei confronti di S.G., donna 54enne mente del gruppo, di D.R., 48enne pregiudicato, T.C., 49enne, di F.KK, 34enne di origini congolesi, dimoranti tra torino e cuneo nonché di quinta persona di origini nigeriane tutt’ora ricercata dalla polizia. nel corso delle perquisizioni eseguite contestualmente agli arresti e’ stata sequestrata ingente documentazione.