La Polizia di Stato-Squadra Volanti della Questura di Asti, nell’ambito dei servizio di controllo del territorio e prevenzione dei reati contro il patrimonio, nella tarda serata di ieri, 4 luglio, ha arrestato un cittadino nigeriano di 27 anni, per tentata rapina e lesioni ai danni di una donna.
Alle ore 22.30 circa la Sala Operativa inviava la Volante in Piazza Saragat, a seguito di segnalazione giunta su linea 113 di una donna, la quale riferiva di essere stata percossa con calci e pugni e di aver resistito al tentativo di rapina della propria borsa da parte di un giovane di colore.
Gli operatori, giunti immediatamente sul luogo, individuavano la vittima, che si trovava in terra in un forte stato di shock e, acquisivano una sommaria descrizione del giovane, nigeriano, dai 25 ai 30 anni, alto circa 1.85, vestito con tuta da ginnastica e maglia a righe nera che, dopo averla avvicinata mentre era ferma alla fermata dell’autobus, tentava con violenza di asportarle la borsa colpendola al volto e all’addome con calci e pugni. Il malfattore, non riuscendo nel suo intento perché colto alla sprovvista dall’inaspettata reazione della vittima e dal sopraggiungere di una macchina, fuggiva in direzione di Corso Savona.
Gli agenti si portavano alla ricerca del giovane, percorrendo tutte le vie limitrofe nella direzione di fuga indicata dalla vittima. In Corso Savona, altezza Stazione Ferroviaria, gli operatori notavano un soggetto di spalle, corrispondente alla descrizione fornita dalla donna. Il giovane, alla vista degli agenti, tentava di dileguarsi ma veniva prontamente veniva fermato e accompagnato presso gli uffici della Questura.
Riconosciuto senza ombra di dubbio dalla vittima come autore della tentata rapina, veniva tratto in arresto e accompagnato presso la Casa di Reclusione di Quarto d’Asti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il giovane nigeriano, già richiedente protezione internazionale, si era allontanato già da qualche tempo da una comunità dell’Alessandrino ed era stato già denunciato negli ultimi mesi per resistenza a pubblico ufficiale e possesso di oggetti atti ad offendere.