Questura di Asti

110° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELLA POLIZIA FERROVIARIA

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“centodieci anni insieme”

Roma, 26 giugno 2017. Questa mattina si è tenuta alle ore 11:00, presso la Scuola Superiore di Polizia, la cerimonia celebrativa del 110° anniversario della fondazione della Polizia Ferroviaria.

“Centodieci anni insieme” il titolo della manifestazione che ha ripercorso le tappe fondamentali della storia della Specialità, dal 1907 ai nostri giorni.

Passato, presente e futuro raccontati dagli interventi del Capo della Polizia, Direttore Generale della P.S. Prefetto Franco Gabrielli, dell’Ing. Renato Mazzoncini, AD delle FS Italiane S.p.A., dell’Ing. Luigi Cantamessa, Direttore della Fondazione FS Italiane e del Dr. Armando Nanei, Direttore del Servizio Polizia Ferroviaria.

L’evento, preceduto dalla deposizione di una corona presso il Sacrario della Scuola, ha costituito anche un momento per ricordare il sacrificio dei tanti operatori della Polizia Ferroviaria caduti nell’adempimento del dovere. Proprio oggi ricorre la commemorazione dell’uccisione del Vice Brigadiere Giuseppe Verduci, assassinato il 26 giugno 1974 da quattro rapinatori mentre era impegnato durante un servizio di scorta a bordo treno; la figlia Giuseppina, allora una bambina di 8 anni oggi una donna, ne ha tracciato il ricordo.

Nell’ambito della manifestazione è stata presentata anche una mostra fotografica, nata dalla collaborazione Polizia di Stato - FS Italiane, con immagini d’epoca e più recenti, per rievocare alcuni aspetti significativi della storia ultracentenaria della Specialità.

Nata il 24 giugno 1907, a seguito dell’istituzione dei Commissariati di P.S. presso le Direzioni Compartimentali delle Ferrovie dello Stato con provvedimento di Giovanni Giolitti, all’epoca Ministro dell’Interno, la Polizia Ferroviaria da allora è l’organo di Pubblica Sicurezza naturalmente deputato alla prevenzione e repressione dei reati in ambito ferroviario.

La Specialità garantisce la sicurezza di tutti coloro che si muovono in treno o frequentano, a vario titolo, le stazioni: attualmente oltre 3 milioni e mezzo di persone, in un settore nevralgico della mobilità del Paese che vede circolare quotidianamente più di 9.000 convogli su oltre 16.000 Km di linea ferrata. Oltre 2.500 le stazioni presenti sul territorio nazionale.

La quotidianità della Polizia Ferroviaria è fatta di prevenzione e contrasto ai fenomeni delittuosi in ambito ferroviario (i dati statistici parlano di un calo significativo dei principali reati: -27% furti, -37% rapine, -5% aggressioni, -47% furti rame, -9% danneggiamenti), ma allo stesso tempo di vicinanza e sostegno a chi è in difficoltà: migliaia le persone scomparse rintracciate ogni anno, in particolare minori; decine le vite salvate, di aspiranti suicidi o di persone colte da malore; elevata l’attenzione verso il fenomeno dei migranti; grande la prossimità alle persone emarginate o in stato di bisogno.

Grande anche l’investimento strategico fatto dalla Specialità sul fronte delle tecnologie a supporto dell’attività operativa, grazie anche alla recente distribuzione alle pattuglie di smartphone di ultima generazione, forniti anche di rilevatori termici e telecamere con visione notturna ed in grado di accedere direttamente alle banche dati di polizia oltre che di trasmettere dati ed immagini in tempo reale alle Sale Operative. Anche le Sale Operative sono state dotate di modernissimi software che consentono anche la geolocalizzazione delle pattuglie, per coordinarne al meglio gli interventi.

In questo scenario di risultati indubbiamente positivi, a dir poco significativo è il contributo fornito dagli uomini e le donne  del Compartimento Polfer per il Piemonte e la Valle d’Aosta;  solo per fare la misura di quello che è l’impegno di questi operatori, basti pensare che le due regioni sono percorse da 1.900 chilometri di linea ferroviaria (a livello nazionale, la più lunga), sulla quale insistono ben 215 stazioni e viaggiano quotidianamente 895 treni passeggeri e circa 140 convogli merci.

Ogni giorno sono oltre 174.000 i viaggiatori che si servono del treno per i loro spostamenti e più di 250.000 le persone che, a vario titolo, frequentano le stazioni, divenute, specie quelle del capoluogo, dei veri e propri centri di aggregazione e ricreativi.

In una realtà così estesa, i dati relativi all’attività svolta dalla Polfer subalpina assumono una valenza ancor più emblematica; il 2016, rispetto all’anno precedente, ha registrato una flessione generale di tutti i fenomeni delittuosi con un calo generale del 16%. Solo i furti hanno visto una flessione del 21%, le rapine del 28%, i danneggiamenti del 13% e la posa ostacoli sui binari del 29%.

Non meno importanti i riscontri ottenuti nel campo della Polizia di Prossimità che attestano l’attenzione e la vicinanza del Compartimento Polfer Piemonte e Valle d’Aosta a chi è in difficoltà. Un esempio per tutti le persone scomparse poi rintracciate che nel 2016 sono state 62, delle quali 53 minori e numerosissimi anziani in stato confusionale. E ancora, l’aiuto a favore delle persone bisognose ed emarginate,  con interventi effettuati a fianco alle istituzioni impegnate nel sociale ed alle associazioni di volontariato, in un’opera quotidiana, silente ma non per questo meno encomiabile, perché prestata senza clamori ma con convinzione e consapevolezza, a favore delle vecchie e nuove povertà.

E anche sul fronte tecnologico, il Compartimento Piemonte e Valle d’Aosta vanta risultati di primo piano, quanto all’impiego dei già citati nuovi software ed a contributi professionali forniti in tale contesto; basti solo pensare che tra i suoi funzionari annovera uno dei referenti nazionali per l’addestramento e l’utilizzo dei nuovi applicativi di geo-localizzazione del personale impegnato quotidianamente nei servizi d’istituto su entrambe le regioni. Dispositivi altamente sofisticati grazie ai quali la Polfer piemontese ha raggiunto risultati di altissimo livello nelle attività di controllo del territorio in ambito ferroviario sui treni e nelle stazioni.      

E’ quindi un anniversario importante quello dei 110 anni di questa Specialità che tra l’altro assume una valenza ancor più ricca di significato per la Polfer subalpina; infatti, alla cerimonia celebrativa appena conclusa a Roma, oltre che con i suoi Dirigenti e  familiari del Responsabile del Posto Polfer di Novi Ligure (AL), caduto 20 anni fa in servizio, il Compartimento Piemonte e Valle d’Asta ha partecipato con suoi appartenenti, tuttora in servizio, due dei quali vantano un vero e proprio “primato”. Sono Peppino e Paolo, rispettivamente Sostituto Commissario e Ispettore Superiore, entrambi i più “anziani” sul territorio nazionale quanto ad anni di permanenza nella Polfer che hanno contribuito a costruire una fetta importante della storia della Specialità a livello locale e che a fine anno saluteranno l’Amministrazione per raggiunti limiti di età.

Presente anche la prima Agente donna entrata nella Specialità, classificatasi prima al corso di specializzazione nel 1988, che ora presta servizio presso il Gabinetto Interregionale Polizia Scientifica di Torino quale Ispettore Capo, oltre che l’Ispettore Superiore Responsabile della formazione Polfer nelle scuole con i progetti di promozione della sicurezza in ambito ferroviario “Train to be…cool” che, nell’anno scolastico appena concluso, ha raggiunto ben 2000 ragazzi.


26/06/2017

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