Si tratta di 3 macedoni, residenti a Torino
Il Questore della Provincia di Asti dottor Filippo Claudio Di Francesco, nell’ambito delle iniziative intraprese nel settore del controllo del territorio a tutela dell’ordine, della sicurezza e della pubblica tranquillità, ha emesso in data 18 febbraio 2017, su proposta della Divisione Polizia Anticrimine, nr. 3 misure di prevenzione personale/provvedimenti di Divieto di ritorno per anni tre nel Comune di Asti (misure previste dall’art. 2 del Decreto L. vo n.159 del 6.09.2011).
I destinatari, tutti e tre macedoni residenti in Torino, hanno rispettivamente cinquanta, trenta e ventotto anni. Il 15 febbraio gli operatori di Volante avevano proceduto al controllo di una Fiat Punto in questo viale Partigiani, al cui interno vi erano i tre: insospettiti dall’atteggiamento nervoso e impaziente dei passeggeri, i poliziotti avevano deciso di estendere il controllo all’autovettura. All’interno del veicolo, ben occultati sotto il vano della ruota di scorta, erano state rinvenute due scatole contenenti nr. 50 confezioni di profumi con marchi contraffatti.
I macedoni venivano quindi denunciati in stato di libertà per i reati di ricettazione e commercio di prodotti con segni falsi in concorso tra loro. A carico dei medesimi già gravano precedenti di polizia in ordine al reato di commercio di prodotti con segni falsi e contrabbando, ed inoltre nei confronti di uno di loro il Questore di Torino nel 2016 aveva emesso l’ordine di uscire dallo Stato ex art. 14 D. Lgs. 286/98, mentre il Questore di Pavia aveva emesso un provvedimento di divieto di ritorno in quel Comune per la durata di anni tre.
Tenuto conto che i soggetti non avevano residenza anagrafica nel Comune di Asti, né tantomeno risultavano svolgervi alcuna lecita attività lavorativa e che avevano dimostrato di essere pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica, per il fondato e legittimo sospetto che la loro presenza in questo Comune fosse unicamente finalizza alla predisposizione ed alla concertazione di reati dai quali trarre illecite fonti di guadagno, si è proceduto all’emanazione delle predette misure di prevenzione personali.