Tali servizi sono stati svolti congiuntamente con Uffici delle Specialità della Polizia di Stato quali la Polizia Stradale e la Polizia Ferroviaria, e con le altre Forze di Polizia e dell’Ordine (Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Polizia Municipale).
Nel corso dell’anno 2016, a seguito di determinazioni assunte in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica con la locale Prefettura, la Questura di Asti ha disposto l’esecuzione di una serie di servizi straordinari di controllo del territorio presso i campi nomadi rom e sinti situati nell’area cittadina.
Tali servizi sono stati svolti congiuntamente con Uffici delle Specialità della Polizia di Stato quali la Polizia Stradale e la Polizia Ferroviaria, e con le altre Forze di Polizia e dell’Ordine (Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Polizia Municipale).
Le attività di controllo sono state effettuate senza che si determinassero situazioni di criticità, ed anzi ravvisando una discreta collaborazione da parte dei nomadi. Agli esiti dei controlli è emersa in tutta evidenza una situazione di maggior degrado presso il campo rom di via Guerra e nello stabile in muratura situato accanto al campo sinti. Anche in ragione di ciò sono state effettuate sia attività di accertamento a cura del Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato, che ha più volte segnalato la presenza irregolare di rifiuti (sia per quantità che per tipologia merceologica), sia monitoraggi mirati a verifiche anche di natura socio assistenziale da parte del Comando di Polizia Municipale di Asti.
I 7 servizi effettuati, nel corso dell’anno 2016, hanno interessato le località Boana, San Marzanotto, Vallarone e via Guerra, dove sono stati ripetuti più volte i controlli. Nel corso degli accertamenti, che erano già stati eseguiti ampiamente nel corso del 2015, quest’anno sono state identificate n. 336 persone presenti (una delle quali denunciata per violazione della normativa sul soggiorno) e controllati n. 278 veicoli, adottando provvedimenti di ritiro patente, elevando contravvenzioni al Codice della Strada nonché un sequestro di autoveicolo.
Inoltre la Divisione Anticrimine della Questura ha adottato, nei confronti di soggetti nomadi, nel corso del 2016, n. 6 avvisi orali.
