EMESSI DAL QUESTORE DELLA PROVINCIA DI ASTI DUE AVVISI ORALI ED UN PROVVEDIMENTO DI RIMPATRIO CON FOGLIO DI VIA OBBLIGATORIO
Il Questore della Provincia di Asti, dottor Filippo Claudio Di Francesco, ha emesso in data 10 ottobre u.s., su proposta della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Asti, nell’ambito delle iniziative intraprese nel settore del controllo del territorio a tutela dell’ordine, sicurezza e tranquillità pubblica, due misure di prevenzione dell’Avviso Orale ai sensi dell’art. 3 del Decreto L. vo n.159 del 6.09.2011 a carico di due soggetti di nazionalità albanese, S.G. e B.A., rispettivamente di 42 e 33 anni, domiciliati ad Asti.
I due il precedente 21 settembre 2016 erano stati indagati da personale di questo U.P.G.S.P. per il reato di lesioni personali dolose in danno di tre cittadine nigeriane, aggredite in strada mentre si stavano prostituendo in zona corso Casale.
Esaminata la condotta illecita dei due, nonché la pericolosità sociale, tenuto conto che l’episodio delittuoso si è certamente consumato nell’ambito dell’attività criminale finalizzata al favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione (lo stesso B.A. in data 14 febbraio 2016, in questo corso Alfieri, era stato vittima di un tentativo di omicidio perpetrato da un gruppo rivale), è stata valutata l’applicabilità di una misura di prevenzione personale, che il Questore di Asti Di Francesco ha emesso.
Inoltre, il 12 ottobre u.s., S.A., diciottenne nato a Genova ed ivi residente, è stato rimpatriato con F.V.O., misura di prevenzione prevista dall’art. 2 del Decreto L. vo n.159 del 6.09.2011, poiché lo stesso era stato indagato da personale in servizio di Volante del locale U.P.G.S.P. per il furto aggravato perpetrato, in concorso con un minorenne straniero, a bordo di un’autovettura appartenente ad una famiglia di turisti svizzeri, parcheggiata in questa piazza Campo del Palio.
Al soggetto, già gravato di precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, veniva ingiunto con il Foglio di Via Obbligatorio dal Comune di Asti il ritorno nel comune di provenienza e l’ordine di presentarsi alla locale Autorità di P.S., con divieto di fare ritorno in questo Capoluogo per il periodo di anni TRE senza la preventiva autorizzazione della Questura.