Questura di Asti

Notificati 10 provvedimenti DASPO

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La Questura di Asti – Divisione Polizia Anticrimine ha terminato di notificare a 10 giovani astigiani le ordinanze di divieto di accesso (DASPO) ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive, in relazione a tafferugli dello scorso 8 novembre 2014.

Il 27 gennaio scorso, personale della Polizia di Stato della Questura di Asti - Divisione Polizia Anticrimine ha terminato di notificare a 10 giovani astigiani, di età compresa tra i 22 e i 46 anni, le ordinanze di divieto di accesso (DASPO) ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive, in relazione ai tafferugli avvenuti in occasione dell'incontro di calcio "Asti A.S.D. - Derthona" dello scorso 8 novembre 2014. Ai medesimi, per un periodo di anni UNO dalla data di notifica del citato provvedimento, verrà fatto divieto di accesso a tutti i luoghi del territorio nazionale e degli altri Stati membri dell'Unione Europea dove si svolgono manifestazioni sportive calcistiche relative ai campionati nazionali di serie professionistica, minore e dilettantistica, ai trofei, ai tornei internazionali (Champions League, Coppa UEFFA, ecc) ed alla Coppa Italia, ai tornei amichevoli ed alle partite della Nazionale Italiana di calcio, nel giorno del loro svolgimento, nonché ai luoghi interessati alla sosta, al transito o al trasporto di coloro che partecipano od assistono alle medesime competizioni. Inoltre, nella giornata dello svolgimento presso lo Stadio Comunale "Censin Bosia" di Asti di manifestazioni sportive calcistiche, agli stessi è stato fatto divieto di accedere ai luoghi interessati alla sosta, al transito o al trasporto di coloro che partecipano od assistono alle competizioni calcistiche di cui sopra, nonché l'accesso per la città di Asti nell'area adiacente lo Stadio Comunale ricompresa tra: Piazzetta Repubblica Partigiana adiacente a Via Foscolo - Via Petrarca per Via Tasso - Via Valance - Strada Fortino - Via Monsignor Marello - Via Conte Verde - Via Foscolo - Piazzetta Repubblica Partigiana. La violazioni ai divieti di cui sopra comporterà la reclusione da uno a tre anni e la multa da 10.000 a 40.000 €. Le persone destinatarie del "DASPO", erano già state altresì deferite in stato di libertà presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Asti in relazione agli episodi occorsi in occasione del citato incontro di calcio, per i seguenti reati: art. 5 Legge n. 152 del 1975 (partecipazione a pubbliche manifestazioni con indumenti che rendono difficoltoso in tutto o in parte il riconoscimento della persona) e art. 4 Legge 110 del 1975 (porto ingiustificato di strumenti od oggetti atti ad offendere).
29/01/2015

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