Sequestrato un alloggio gestito da cittadine cinesi
Si è conclusa qualche girono fa una rilevante operazione di polizia condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Asti, che ha consentito di acquisire fondanti elementi probatori circa un giro di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione cinese. Da qualche tempo era fondato il sospetto che in un'abitazione di via Prandone di Asti, fosse svolta attività di meretricio da parte di giovani ragazze cinesi. Tale sospetto ha di poi trovato conferma a seguito dei numerosi servizi di osservazione e pedinamento svolti dalla polizia, che hanno permesso di documentare che l'abitazione era effettivamente stata predisposta come casa di appuntamento con organizzazione rudimentale per l'esercizio della prostituzione. In particolare, una cittadina cinese L.Y., di anni 50, affittuaria dell'alloggio, favoriva e agevolava l'attività di prostituzione di giovani connazionali cinesi, concedendo loro in uso l'appartamento di Asti. Le giovani cinesi, provenienti alcune da Torino, venivano contattate telefonicamente dai clienti e, avendo la disponibilità dell'alloggio, si prostituivano dietro compenso economico. Durante il blitz è stato accertato che una cittadina cinese, W.L., residente a Torino, era dedita alla prestazione sessuale con un cliente, dietro pagamento di 40 euro. All'interno dell'alloggio, la stanza da letto era stata attrezzata con luci rosse soffuse e oggetti vari, sottoposti a sequestro. L'abitazione, data in locazione tramite agenzia immobiliare, è stata sequestrata e l'affittuaria denunciata alla Procura della Repubblica di Asti per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, interrompendo in tal modo l'attività criminosa.Operazione di Polizia antiprostituzione
18/09/2014