Dopo oltre 7 ore di serrate trattative personale della Questura di Asti, con un blitz sorprendeva l’agricoltore, disarmandolo e riuscendo quindi a trarlo in arresto.
Si è conclusa alle ore 17.00 di ieri, con l'arresto dell'agricoltore ARRI Piero Angelo di Portacomaro (AT), asseragliatosi con una doppietta nella propria abitazione, l'attività di polizia dopo che ha visto impegnati numerosi agenti della Questura di Asti. Nella giornata di ieri il Dirigente della Squadra Mobile, unitamente al proprio personale e con l'ausilio della Polizia Scientifica, verso le ore 10.00 si è recato presso l'abitazione dell'ARRI per notificargli un provvedimento giudiziale. Arrivati sul posto e appreso che l'ARRI si trovava nella sua stanza da letto al piano superiore, gli operatori aprendo la porta di accesso alla camera trovavano l'agricoltore settantenne armato di fucile, che veniva puntato contro i poliziotti. Iniziava la lunga trattativa finalizzata a rendere inoffensivo l'ARRI senza alcun risultato. La situazione in alcuni momenti della lunga trattativa sembrava addirittura potesse degenerare ed infatti l'ARRI in più circostanze puntava la propria arma contro gli operatori di polizia intenti a convincerlo a desistere dall'azione. Sul posto interveniva altresì il Questore della Provincia di Asti, al fine di verificare la situazione sotto il profilo dell'ordine e della sicurezza pubblica unitamente al Dirigente della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale. Alle ore 17.00, nel mentre proseguiva la negoziazione ad opera del Dirigente della Squadra Mobile, l'ARRI si avvicinava all'uscio della camera da letto sempre col fucile saldamente in pugno e proprio in quei pochi istanti il personale della Squadra Mobile, opportunamente posizionato, riusciva a coglierlo di sorpresa. Gli operatori, facendo leva sulla canna dell'arma che sporgeva dalla porta, che veniva prontamente afferrata, riuscivano a fare cadere in terra l'ARRI Piero Angelo ed ad immobilizzarlo, senza provocargli lesioni o traumi. L'attività, coordinata dalla Procura della Repubblica di Asti, ha permesso di sequestrare oltre il fucile con cui l'ARRI ha minacciato di sparare anche un secondo fucile da caccia, nascosto nella stessa camera da letto. Entrambe le armi erano cariche e funzionanti. L'ARRI veniva arrestato nella flagranza del reato di resistenza e minaccia a P.U. e illecita detenzione di armi da sparo e condotto presso la Casa circondariale di Asti a disposizione dell'Autorità Giudiziaria procedente.Tratto in arresto agricoltore asserragliatosi in casa con fucile
24/07/2014