Questura di Asti

Maxi operazione condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Asti denominata "Shock" contro lo spaccio di stupefacenti tra giovanissimi

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17 arresti in tutto il Piemonte tra giovanissimi con un'età media di 21 anni

Alle prime luci dell'alba del 15 dicembre, la Squadra Mobile della Questura di Asti, al termine di una lunga e complessa indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Torino, ha arrestato quindici giovani, tre dei quali ancora minorenni, su ordine dei GIP del Tribunale ordinario e del Tribunale per i Minorenni di Torino. I predetti si aggiungono ad altri undici arrestati, tre dei quali minorenni, sempre per detenzione di droga a fini di spaccio, eseguiti durante le indagini in flagranza di reato. I giovani sono tutti accusati di traffico di sostanze stupefacenti, sette dei quali anche per associazione a delinquere finalizzata al traffico della droga. Contemporaneamente sono scattate una cinquantina di perquisizioni locali e personali a carico degli indagati, in stato di arresto e a piede libero, accusati di aver detenuto e spacciato droga in più occasioni, in numerose province del Piemonte, della Valle D'Aosta, della Liguria, della Lombardia e dell'Emilia Romagna. Nel corso delle perquisizioni sono stati rinvenuti 70 grammi di hashish presso l'abitazione in Torino di un giovane e diversi grammi di sostanza stupefacente tipo hashish e ketamina nell'abitazione di un altro.

Entrambi sono stati arrestati in flagranza di reato di cui all'art 73 dpr 309/90. Un terzo giovane, è stato anche tratto in arresto perché trovato in possesso di 102 pastiglie di ecstasy.

Sono state sequestrate oltre mille pasticche di ecstasy, un chilo di hashish, numerosissime dosi di ketamina e cocaina ed è stato documentato a carico degli associati un traffico di oltre 60 mila pasticche di ecstasy, due chili di cocaina e cinque chili di hashish, il tutto per un valore di oltre 500.000 euro.

L'operazione è stata compiutamente illustrata nei dettagli nella mattinata del 15 dicembre nel corso della conferenza stampa tenuta dal Questore di Asti dr. Angelo SANNA.

L'indagine aveva preso le mosse da una estorsione tra studenti avvenuta in Asti nella primavera del 2008.Pagare per non essere costretto a spacciare droga a scuola: era accaduto più di un anno fa ad uno studente diciassettenne di una scuola superiore astigiana; la Squadra Mobile della Questura di Asti, arrestò gli autori dell'estorsione, ma dopo volle vederci più chiaro.

E' così che dopo diciotto lunghi mesi di indagini, riscontrate da pedinamenti, ascolti e appostamenti, questa mattina, la Polizia astigiana ha arrestato diciassette giovani spacciatori, età media ventuno anni per aver spacciato e/o organizzato lo spaccio di droga: ecstasy, cocaina, hashish, chetamina e altre sostanze sintetiche.

Le droghe erano spacciate tra i giovani consumatori di giorno direttamente nelle scuole, frequentate dagli stessi, oppure di notte, sugli autobus che portavano i ragazzi nelle discoteche, al fine di eludere l'attenzione dei servizi di sicurezza dei locali notturni. Si trattava di un sistema collaudato in cui uno dei ruoli chiave era svolto dai PR: ragazzi che fanno da "buttadentro" reclutando clienti negli ambienti giovanili e nei locali da questi frequentati. In alcuni casi, anche questi, giovani studenti, che organizzavano le trasferte nei locali dove avevano luogo gli "EVENTI TECHNO" di tutto il nord ovest dell'Italia. Proprio in seguito all'arresto di un PR astigiano, per detenzione di cocaina a fini di spaccio, che raccoglieva le prenotazioni dei "compagni di scuola", si sono sviluppate le indagini della Squadra Mobile, su uno dei bacini di utenza, quello locale, che tramite il giovane "butta dentro", a bordo di autobus-navetta raggiungevano la discoteca per trascorrere "serate danzanti" all'insegna dello "SBALLO" procurato e ricercato attraverso l'assunzione di droghe prevalentemente sintetiche e l'ascolto di "MUSICA RAVE"; altre discoteche interessate dalle indagini sono state individuate nelle provincie di Aosta, di Vercelli, di Biella, di Torino, di Brescia e di Rimini.

Le indagini hanno verificato che il fenomeno non era solo astigiano, anzi, interessava giovani, locali e ambienti studenteschi, presenti in tutto il nord ovest italiano e ciò ha fatto scattare a carico degli organizzatori, seppure giovanissimi, la grave contestazione del delitto di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, attività che consentiva agli spacciatori, una vita all'insegna del lusso più sfrenato.

All'operazione indicata hanno collaborato le Squadre Mobili di Torino, Cuneo, Aosta, Vercelli, Alessandria, Vercelli e Savona, a loro volta collaborate dai Reparti Prevenzione Crimine di Milano, Torino e Genova.


16/12/2009

21/11/2024 15:51:39