Questura di Asti

Arrestato l'autore di almeno 2 rapine in danno di giovani ragazzi

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Riconosciuto senza ombra di dubbio dalle vittime e inchiodato dalle telecamere di sorveglianza

In data 3.11.2013, alle ore 01.30 circa, nel centro cittadino, un giovane ventenne astigiano veniva avvicinato da un uomo, probabilmente magrebino, il quale, con la scusa di chiedere l'ora, lo faceva spostare di alcuni metri, estraeva dalla tasca un flacone spray di sostanza urticante spruzzandone il contenuto in aria, poi chiedeva di consegnarli denaro e cellulare. La vittima consegnava 10/20 € e l'uomo li riponeva in tasca, poi estraeva un coltello dalla lama lunga circa 10/15cm, puntandogliela al collo e costringendolo a chinarsi. La vittima consegnava quindi anche il cellulare in suo possesso, Alle successive ore 02.00 circa, un altro giovane ventenne, la sua ragazza e un'amica di 17 e 18 anni, poco distante dal luogo di commissione del fatto precedente, venivano avvicinati da tergo dal medesimo uomo il quale, con la scusa di chiedere l'ora, puntava al volto dei ragazzi il flacone spray, spruzzando il contenuto sul viso di una delle due donne. Subito dopo, estraeva dalla tasca il coltello e li minacciava chiedendogli di consegnargli i soldi, i telefoni, gioielli, portafogli ed addirittura le chiavi. Li derubava di 10/20 € e di due telefoni cellulari, obbligandoli fisicamente a stare contro il muro e puntandogli la lama verso la gola. Nel frangente transitava un ragazzo che vedeva la scena, ma il rapinatore lo allontanava minacciandolo con il coltello. Il rapinatore si avvicinava al ventenne, tenendo il coltello indirizzato alla gola, ed improvvisamente gli sferrava una coltellata verso il cuore. La vittima indietreggiava ma non riusciva ad evitare il fendente che lo colpiva sul pettorale sinistro, procurandogli una ferita che iniziava a sanguinare. Le vittime riuscivano a fuggire verso Piazza San Secondo ed il rapinatore si dileguava in direzione San Rocco. Nel mentre, il ragazzo che aveva visto la scena, chiedeva l'intervento di due Volanti e dell'ambulanza che giungevano subito dopo. Il ventenne veniva curato e la ferita suturata con 1 punto e prognosi di 8gg s.c.. Le vittime descrivevano il rapinatore: alto 1.80m circa, età di circa 20/30 anni, capelli corti ricci, portati rasati sui lati e sulla nuca, occhi scuri, labbra normali, guance leggermente butterate, carnagione olivastra, tipica dei cittadini nord africani. L'uomo vestiva una camicia a scacchi scura, pantaloni jeans scuri, scarpe di pelle nere, giacca a vento nera. Gli investigatori della Squadra Mobile, visionavano immediatamente le telecamere di sorveglianza cittadina e grazie alla descrizione del rapinatore, fatta dalle vittime, individuavano in A. R., cittadino marocchino di 22 anni il probabile autore dei delitti e diramavano una nota di ricerca con descrizione fisica, fotografia completa, dati anagrafici e biometrici. Veniva disposto un servizio di appostamento sotto la residenza dell'arrestato e le vittime riconoscevano, senza ombra di dubbio, in un album fotografico composto da più di 240 fotografie di uomini, l'autore dei fatti. Gli investigatori venivano a conoscenza che l'uomo frequentava un'abitazione abusiva, nonché un bar sito in Corso Casale. Mantenendo l'appostamento sotto casa, si effettuava un ulteriore servizio di osservazione nei pressi del bar, dove, all'interno, alle ore 18.30 circa, veniva individuato e fermato. Veniva eseguita perquisizione personale, rinvenendo all'interno del marsupio 0.4 grammi di cocaina, estesa all'abitazione, dove venivano rinvenuti e sequestrati gli indumenti poi riconosciuti dalle vittime come quelli utilizzati per compiere i delitti. Considerato il pericolo di fuga, tenuto conto della pericolosità del soggetto ed il pericolo di reiterazione del reato, desunta dalla gravità dei fatti e per la condotta particolarmente violenta tenuta in occasione dei delitti, e poiché già deferito all'A.G. per altre tre rapine commesse con la minaccia di un coltello, una delle quali conclusasi con il ferimento della vittima, si è proceduto al fermo di indiziato di delitto, e successivamente tradotto presso la locale Casa Circondariale di Quarto Inferiore. Non si esclude che possa essere responsabile di altri episodi analoghi commessi nell'astigiano.
06/11/2013

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