3 cittadini nigeriani hanno estorto 15.000 euro a un commerciante affinchè non venisse divulgato in rete un filmato compromettente.
Il 9 febbraio scorso , G.C., di anni 59, commerciante astigiano, si presentava presso gli Uffici della Sezione Polizia Postale di Asti denunciando che lo scorso anno un cittadino extracomunitario ad egli completamente sconosciuto, gli aveva estorto la somma di 15.000 euro, minacciandolo di diffondere in rete un filmato che lo ritraeva all'atto di scambiarsi effusioni con una giovane donna di colore di nome Jennifer. La parte lesa, nell'occasione, precisava che la richiesta estorsiva non era stata formulata direttamente dallo sconosciuto, bensì da un emissario di nome Kelly, anch'egli extracomunitario, che in un incontro, per intimidirlo, utilizzando il proprio telefono cellulare, gli aveva mostrato una parte del filmato in questione dal quale poteva rilevare che lo stesso, a sua insaputa, era stato girato nell'abitazione della suddetta Jennifer, ubicata in questo capoluogo, ove egli si era effettivamente recato e brevemente intrattenuto nel mese di ottobre del 2011. Precisava di aver versato in contanti l'indicata somma di denaro in tre soluzioni, direttamente all'incaricato dell'estorsore. Nei giorni precedenti la denuncia, il "Kelly", ritornato nel suo negozio, gli aveva riferito che l'ignoto estorsore, asseritamente ex marito della nominata Jennifer, insistendo ulteriormente con la minaccia di divulgazione e pubblicazione del filmato, pretendeva il versamento di altri 5.000,00 euro. Quest'ultima richiesta, che non intendeva soddisfare, lo aveva spinto a rivolgersi alla Polizia.Nel corso di un apposito servizio di P.G. effettuato da personale dipendente nel pomeriggio del 16 c.m. nelle immediate vicinanze del negozio del denunciante, diretto a controllare un preannunciato incontro tra il denunciante ed il "Kelly", venivano rintracciati e fermati tre cittadini extracomunitari, tutti di nazionalità nigeriana, 2 di anni 35 e uno di anni 30, rispettivamente domiciliati in questo capoluogo, a Torino e a Napoli.
I tre, nell'occasione, previo un sommario controllo, venivano accompagnati in Questura poiché risultavano tutti sprovvisti di documenti atti alla loro identificazione.
La parte lesa, immediatamente contattata ed escussa dal Responsabile della Sezione, riferiva che il Kelly, da egli riconosciuto, in occasione del precedente colloquio non aveva fatto alcun riferimento, alle pregresse richieste estorsive. Il controllo dei telefoni cellulari dei tre fermati non evidenziava la presenza del filmato posto a fondamento dell'estorsione. Tutti venivano poi rilasciati uno denunciato in stato di libertà.