Questura di Asti

Alla Divisione Polizia Anticrimine istituito lo sportello "Antiviolenza"

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stalking

Una squadra appositamente formata per la trattazione dei casi di stalking e di violenza in genere, con particolare riguardo a quella in ambito familiare e ai minori.

Il 20 febbraio 2008 il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto-Legge 23 febbraio 2009, n. 11 per l'adozione immediata di misure di contrasto a determinati reati, specie a quelli legati a violenza sessuale. La più grossa novità riguarda la nuova figura degli "atti persecutori", introdotta con l'art. 612 bis del Codice Penale (il cosiddetto "stalking"), puniti con la reclusione da sei mesi a quattro anni. Lo Stalking è un termine inglese (letteralmente: perseguitare) che indica una serie di atteggiamenti tenuti da un individuo che affligge un'altra persona, spesso di sesso opposto, perseguitandola ed ingenerando nella stessa stati di ansia e paura, che possono arrivare a comprometterne il normale svolgimento della quotidianità. La persecuzione avviene solitamente mediante reiterati tentativi di comunicazione verbale e scritta, appostamenti ed intrusioni nella vita privata. Lo stalker può essere un estraneo, ma il più delle volte è un conoscente, un collega, o un ex-partner, che agisce spinto dal desiderio di recuperare il precedente rapporto o per vendicarsi di qualche torto subito. Quest'ultima ipotesi costituisce una circostanza aggravante del reato, con conseguente aumento della pena.
Se invece la condotta delittuosa è tenuta nei confronti di minori, di donne in gravidanza o di disabili, ovvero qualora la medesima condotta sia tenuta con l'uso delle armi o mediante ricorso al travestimento, la pena è aumentata fino alla metà. In altri casi ci si trova davanti a persone con problemi di interazione sociale, che agiscono in questo modo con l'intento di stabilire una relazione sentimentale, imponendo la propria presenza ed insistendo anche nei casi in cui si sia ricevuta una chiara risposta negativa. Meno frequente il caso di individui affetti da disturbi mentali, per i quali l'atteggiamento persecutorio ha origine dalla convinzione di avere una relazione con l'altra persona. Solitamente questi comportamenti si protraggono per mesi o anni, il che mette in luce l'anormalità di questo genere di condotte. Altra importante novità è la misura a carattere preventivo denominata "ammonimento". In particolare fino a quando non è proposta querela, la persona offesa può esporre i fatti all'Autorità di Pubblica Sicurezza avanzando richiesta al Questore di ammonimento nei confronti dell'autore della condotta. Il Questore, ove ritenga fondata l'istanza, in base alle informazioni assunte, ammonisce oralmente il soggetto nei cui confronti è stato richiesto il provvedimento invitandolo a tenere una condotta conforme alla legge e redigendo processo verbale. Ulteriori misure a sostegno delle vittime di atti persecutori riguardano l'obbligo di fornire alla vittima stessa tutte le informazioni relative ai centri antiviolenza, qualora ne facciano espressamente richiesta".

Altre importanti novità introdotte sono:

1) la previsione dell'ergastolo in caso di omicidio commesso in occasione dei delitti di violenza sessuale, atti sessuali con minorenni, violenza sessuale di gruppo e atti persecutori;

2) si estende l'obbligatorietà della custodia cautelare in carcere per i delitti di prostituzione minorile, pornografia minorile, iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile, violenza sessuale, atti sessuali con minorenni, violenza sessuale di gruppo;

3) è previsto l'arresto obbligatorio in fragranza per violenza sessuale e per violenza sessuale di gruppo, con conseguente possibilità di procedere con rito direttissimo;

4) viene limitata l'applicazione dei benefici penitenziari previsti dalla legge Gozzini ai condannati per delitti di violenza sessuale, atti sessuali con minorenni, violenza sessuale di gruppo;

5) viene estesa a tulle le vittime di violenza sessuale, senza limiti di reddito, il gratuito patrocinio a spese dello Stato.

Alla Divisione di Polizia Anticrimine della Questura Asti è presente una specifico sportello "Antiviolenza", ove personale della Polizia di Stato appositamente formato per la trattazione dei casi di STALKING e di violenza in genere, con particolare riguardo a quella in ambito familiare e ai minori, può essere contattato dai cittadini anche semplicemente per ottenere indicazioni e suggerimenti circa i percorsi più adeguati da intraprendere nell'ambito della delicata materia in argomento. Inoltre, nell'ambito della Squadra Mobile, è stato formata un'apposita Squadra per il contrasto dei reati sessuali nonché dei sopradescritti atti persecutori, che avrà il compito di gestire a livello investigativo le segnalazioni delle vittime. La Polizia di Stato da tempo è sensibile al fenomeno dello Stalking e proprio per fornire utili riferimenti e un'ampia documentazione al riguardo, ha immesso in rete un utile guida in formato elettronico "Silvia la guida all'uso" nata da un'idea della Direzione Centrale Anticrimine (Servizio Centrale Operativo) ed il dipartimento di Psicologia (Centro studi Cesvis) della seconda Università degli studi di Napoli, che è possibile visionare e scaricare ciccando sul link: http://www.poliziadistato.it/pds/file/files/silvia_def.pdf.
27/03/2009

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