Gli Agenti del Commissariato di Fermo scoprono e arrestano 4 moldavi dediti nelle ultime settimane a furti in appartamenti, recuperando anche la refurtiva
Nelle ultime settimane erano state ricevute numerose denunce da parte dei cittadini di Fermo e Porto San Giorgio, che denunciavano furti di materiale custodito nei propri garage, tanto da far ipotizzare agli investigatori della Polizia di Stato il passaggio sul territorio di una banda specializzata in tale tipo di reati. In effetti diversi denuncianti avevano riferito di aver trovato due fori nelle porte di ingresso dei garage, a distanza di circa venti centimetri l'uno dall'altro e poi, dopo qualche giorno, essere stati derubati degli oggetti ivi contenuti. Il sistema descritto consente infatti ai ladri di verificare l'interno del locale, applicando una torcia ad uno dei fori, per valutare la convenienza del furto. Gli agenti delle Volanti e del Settore Anticrimine del Commissariato hanno quindi effettuato numerosi servizi notturni nelle zone maggiormente colpite da tale tipo di furti, individuando due autovetture sospette, una Lancia Y azzurrina con targa italiana ed una Audi A6sw con targa bulgara, che hanno attirato la loro attenzione. Veniva successivamente effettuato un appostamento presso l'abitazione dove i soggetti attenzionati sono risultati dimorare e nella giornata di ieri gli sforzi investigativi sono stati premiati. Alle ore 6, circa, giungeva presso l'abitazione l'autovettura Audi con a bordo due individui che venivano bloccati per un controllo. Uno dei due si lasciava identificare e risultava essere I.N., cittadino moldavo del 1985; l'altro si dava ad una precipitosa fuga per le vie cittadine, ma veniva raggiunto da un operatore di polizia che, dopo una breve colluttazione, riusciva ad immobilizzarlo. Nell'opporre resistenza all'arresto J.A., anche lui moldavo del 1989, causava al poliziotto lesioni giudicate guaribili in 25 giorni. Dopo circa 20 minuti giungeva anche la seconda autovettura, a bordo della quale venivano fermati i cittadini moldavi S.R., nato nel 1971, e K.G., del 1978. I controlli delle autovetture e dell'abitazione consentivano di rinvenire numeroso materiale, computer, canne da pesca, maglioni da uomo, navigatori satellitari, un costoso cannocchiale, chiaramente provento di furto, nonché arnesi per lo scasso: tutt'ora la provenienza di parte della refurtiva è ancora da accertare.