Arresto di un pregiudicato partenopeo da parte del Commissariato di S. Benedetto Tr. e del Reparto Prevenzione Crimine Abruzzo
Le strategie della Polizia di Stato riguardanti la sicurezza in occasione del corrente periodo estivo messe in atto dalla Questura di Ascoli Piceno e dal Commissariato di San Benedetto del Tronto, stanno dando importanti risultati soprattutto per quanto concerne il controllo del territorio.
In particolare, nella serata dello scorso 05 agosto l’equipaggio di una pattuglia della Polizia di Stato appartenente al Reparto Prevenzione Crimine Abruzzo di Pescara, operante in rinforzo all’attività del Commissariato di San Benedetto durante il periodo estivo, notava sul lungomare tre soggetti viaggianti a bordo di autovettura.
Gli Agenti decidevano quindi di operare un controllo dei tre procedendo al fermo dell’auto.
Uno degli occupanti, dichiarandosi privo di documenti forniva le generalità di un soggetto abitante a Napoli ; lo stesso notato che gli operatori di Polizia avevano avviato degli accertamenti sul nominativo appena fornito, improvvisamente si dava a precipitosa fuga dirigendosi verso la vicina spiaggia attraversando il lungomare in quel momento molto trafficato e quindi creando non poco allarme tra i passanti e ponendo altresì in pericolo l’incolumità degli stessi nonché dei poliziotti i quali si ponevano immediatamente all’inseguimento riuscendo a raggiungere il soggetto dopo alcune decine di metri allorquando rovinava maldestramente a terra .
Raggiunto dagli Agenti opponeva quindi una strenua resistenza nel tentativo di divincolarsi e tentare nuovamente la fuga.
Immobilizzato ed ammanettato veniva condotto presso il Commissariato di San Benedetto del Tronto ove, a seguito di accertamenti si verificava che poco prima erano state fornite delle generalità false e che in realtà il soggetto si identificava per G.G. pluripregiudicato di Napoli sottoposto in quella città al regime di detenzione domiciliare.
Si accertava inoltre che per completare di fatto l’evasione dai domiciliari l’arrestato si era addirittura liberato del braccialetto elettronico che gli era stato applicato.
Dopo gli accertamenti di rito il soggetto veniva quindi associato presso la Casa Circondariale di Marino del Tronto a diposizione dell’A.G..