Non è cosa rara la proficua collaborazione tra il personale dell’Arma dei Carabinieri e quello della Polizia di Stato nella provincia di Arezzo. Un ulteriore esempio di immediata circolazione ....
Non è cosa rara la proficua collaborazione tra il personale dell’Arma dei Carabinieri e quello della Polizia di Stato nella provincia di Arezzo. Un ulteriore esempio di immediata circolazione delle informazioni utili e di piena collaborazione operativa si è avuto nelle ultime ore della mattinata di ieri, quando i militari dell’Arma, dopo essere intervenuti per una rapina a mano armata, perpetrata da due uomini ai danni di un esercizio commerciale, hanno condiviso tutte le informazioni in loro possesso diramando una dettagliata nota di ricerca dei sospetti. L’immediata attivazione di tutti i servizi, sia in divisa che in borghese, di tutte le Forze dell’Ordine presenti in città ha fatto in modo che la fuga dei due rapinatori durasse meno di un’ora. Mentre i militari dell’Arma reperivano e sottoponevano a sequestro l’autovettura con cui i due ricercati avevano raggiunto questo centro, rinvenendo al suo interno il registratore di cassa che i rapinatori avevano asportato dall’esercizio commerciale; gli operatori della Squadra Mobile hanno rintracciato i due sospettati nei pressi dei giardinetti di questo viale Michelangelo. Dopo averli seguiti per un breve tratto per comprendere se fossero o meno in compagnia di altri complici, gli operatori li hanno bloccati in questa piazza della Repubblica, appena dopo che erano entrati nella stazione ferroviaria, dopo aver compreso che erano soli e avrebbero potuto lasciare la città con il treno. Sottoposti immediatamente a perquisizione, i due uomini, risultati essere due italiani: G. G. classe 1978 e L.V. classe 1977, sono stati trovati in possesso dell’arma con cui avevano perpetrato la rapina: una lama lunga una ventina di centimetri ed affilata come un rasoio. I due malfattori calabresi, incastrati dalla denuncia del rapinato e dalle immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza acquisite nel corso delle velocissime indagini svolte dagli operatori delle Forze di Polizia intervenute, sono stati accompagnati in Questura per le formalità di rito prima della loro associazione al carcere. Il G. G., poco prima di essere portato in galera ha dichiarato di essere diabetico ed ha accusato dei dolori al petto. Gli operatori hanno dovuto far intervenire i sanitari del 118, che, giunti in Questura con due ambulanze, hanno dovuto ricoverare in pronto soccorso il rapinatore per gli accertamenti durati svariate ore ed al termine dei quali, ormai a notte inoltrata, il G. G. giudicato sano e dimesso dai sanitari, è stato associato, assieme al sodale, al carcere di Arezzo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.Polizia e Carabinieri arrestano due rapinatori
22/03/2016