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LA POLIZIA ARRESTA BANDA DEL RAME CON 1000 CHILI DEL PREZIOSO METALLO

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L’operazione è scattata alle prime ore dell’alba di lunedì 14 settembre. L’unione delle forze degl’investigatori della locale Squadra Mobile e della Polizia Ferroviaria degli uffici ....

L'operazione è scattata alle prime ore dell'alba di lunedì 14 settembre. L'unione delle forze degl'investigatori della locale Squadra Mobile e della Polizia Ferroviaria degli uffici di Arezzo e Firenze, ha permesso di sgominare una banda di esperti e spregiudicati ladri di rame. Avevano tranciato, sguainato e nascosto 1000 chili di rame in sacchi della spazzatura, occultandoli poi con rami e sterpaglie. Una tonnellata di metallo prezioso. Una quantità di trecce elettriche talmente sproporzionata, da costringere gli stessi autori del furto, dopo diverse notti di lavoro e pianificazione, ad abbandonare, tra quelli già preparati, il sacco più piccolo per l'impossibilità di caricarlo in un'auto che aveva abbondantemente superato i limiti di carico e strutturali della vettura. La banda, proveniente dalla Puglia, era arrivata in questa provincia nella notte di venerdì ed aveva immediatamente destato i sospetti degli inquirenti. Il gruppo d'investigatori della terza Sezione della Squadra Mobile aretina e della Polizia Ferroviaria del Compartimento di Firenze e del Posto di Polizia di Arezzo ha lavorato ininterrottamente per quattro giorni e quattro notti di fila, pedinando la banda;monitorandola; comprendendone modalità operative e tempistiche d'intervento. I malviventi, prima di essere arrestati all'alba di lunedì scorso, nelle notti precedenti, avevano aggredito due siti differenti: tagliando i cavi di rame sia lungo la strada ferrata; sia aggredendo un sotto stazione elettrica dell'alta velocità. Proprio questo secondo sito, dove i cavi non tagliati dai ladri e lasciati sulla linea avevano iniziato a fondersi per l'eccessivo carico di tensione che erano costretti a sopportare dopo il furto, ha rischiato di produrre le conseguenze più gravi, ponendo in pericolo la regolarità e la stessa esistenza dei trasporti sulla linea veloce. La sinergia e la fusione delle competenze dell'eterogeneo gruppo d'investigatori ha permesso non solo di recuperare i 1000 chili di rame complessivamente asportati nelle quattro notti di lavoro, ma anche di intervenire con estremo tempismo ed allertare il personale della rete ferroviaria, prima che il già ingentissimo danno, paralizzasse il traffico nazionale sulle rotaie dell'alta velocità, tagliando letteralmente l'Italia in due. I quattro rumeni, M.I. classe 1980, già indagato per furto aggravato, rapina e ricettazione, A.V. classe 1982, già segnalato per uso di atti falsi, porto di oggetti idonei all'offesa e porto di grimaldelli, L.V. classe 1977, con pregiudizi per uso di atti falsi, lesioni, minacce e rapina, S.V. classe 1995, unico incensurato, dopo le formalità dell'arresto, sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza della Questura in attesa del giudizio direttissimo.
15/09/2015

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