Polizia di Stato: attività di contrasto alla droga

In applicazione alla recente normativa in materia di droga...

IN APPLICAZIONE deLLA vigente NORMATIVA in materia di droga, sono state irrogate per la prima volta ad arezzo, quattro sanzioni ex art. 75 bis del testo unico delle leggi in materia di stupefacenti. i predetti provvedimenti sono stati emessi dal questore della provincia di arezzo nei confronti di altrettante persone in quanto, a seguito di controlli effettuati, costoro erano stati individuati quali assuntori di droga ed erano già stati sanzionati, in via amministrativa, dal prefetto. la normativa citata, infatti, consente al questore un incisivo interevento in materia di consumo e diffusione della droga, potendo questi comminare misure afflittive ai consumatori: misure che vanno dall'obbligo di permanenza notturna presso i luoghi di dimora, al divieto di frequentare locali pubblici o di condurre veicoli a motore, fino all'obbligo di firma presso determinati uffici di polizia. lo scopo della normativa in parola infatti è quello di "sollecitare" gli assuntori di droga ad intraprendere seri programmi di recupero, tant'è che in caso di positivo avvio di percorsi di disintossicazione, tale sanzione può non venire irrogata, ovvero può essere, all'esito di positivi riscontri, anche mitigata o revocata, quando siano cessate o mutate le situazioni che ne hanno giustificato l'emissione. al contrario, qualora le condizioni di partenza risultino aggravate per negative ulteriori condotte, la misura stessa può essere inasprita. altra condizione richiesta per la comminazione della MISURA medesima è che il consumatore sia stato anche condannato, pur se non in via definitiva, per una vasta gamma di reati che vanno da quelli contro la persona, a quelli contro il patrimonio, alle violazioni penali in materia di stupefacenti, di circolazione stradale, o a coloro che siano già stati destinatari di misure di prevenzione o di sicurezza. i soggetti sanzionati si sono visti, nei casi decisi, comminare, rispettivamente, il primo il divieto di frequentare locali di pubblico ritrovo per un periodo di quattro mesi, gli altri tre, le cui posizioni sono state ritenute più gravi, anche l'obbligo di rientrare nella loro abitazione alle 22.00 e di non uscirne prima delle 6.00 per un periodo variabile da 5 mesi ad un anno. tutti i provvedimenti, preparati dagli operatori della polizia di stato della divisione anticrimine della questura di arezzo, che ha controllato più di trenta posizioni, sono stati già convalidati dal giudice di pace. resta da sottolineare che il contravventore anche solo ad una delle disposizioni, può essere punito con l'arresto da tre a diciotto mesi. arezzo, 28 agosto 2015