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ARRESTATI DALLA POLIZIA DI STATO DUE TUNISINI

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Nel pomeriggio del 25 aprile u.s., il personale della Sezione Volanti è intervenuto presso l’esercizio commerciale....

Nel pomeriggio del 25 aprile u.s., il personale della Sezione Volanti è intervenuto presso l'esercizio commerciale "Happy Home Mercatone" ubicato in Viale Mecenate ove era stato segnalato un furto commesso da un cittadino extracomunitario che aveva tentato di scappare ma era stato trattenuto dal titolare del negozio in attesa degli operatori della Polizia di Stato. Tempestivamente giunti sul luogo, gli uomini della Volante bloccavano E.S., tunisino del 1980, ed accertavano che lo stesso, dopo aver pagato alle casse un cuscino, aveva tentato di guadagnare l'uscita ma il titolare dell'esercizio lo aveva fermato - opponendosi alla violenza dello straniero - in quanto un collaboratore aveva segnalato che lo stesso straniero si era impossessato di altra merce nascondendola indosso. L'esito della perquisizione effettuata dai poliziotti consentiva di rinvenire addosso al fermato altra merce asportata dal medesimo negozio ed in più tre cuffie auricolari ancora contenute nella loro custodia rimasta integra. Non essendo questi ultimi articoli in vendita presso la "Happy Home", gli operatori intuivano la probabile sottrazione degli stessi all'interno del poco distante magazzino EURONICS. Ed infatti i successivi accertamenti esperiti presso il menzionato market di elettronica consentivano di acclarare che le cuffie erano state lì rubate, così come peraltro suffragato dall'esame delle immagini che i poliziotti della Volante hanno subito visionato riconoscendo il soggetto da loro fermato. Ebbene, il E.S. è stato arrestato per rapina commessa ai danni del primo magazzino e denunciato a piede libero per il furto delle cuffie presso l'EURONICS. Stamani lo straniero verrà condotto dinanzi al Giudice per la convalida del provvedimento di arresto e l'eventuale giudizio. Nella serata dello stesso 25 aprile, intorno alle 22.30, il medesimo personale della Sezione Volanti si recava in zona San Zeno ove un cittadino tunisino, A.W. del 1979, aveva richiesto aiuto per causa delle gravi minacce di morte ricevute da parte del fratello, A.A. del 1979. Dagli approfondimenti compiuti dagli Agenti, emergeva che tra i due fratelli era sorta una lite scaturita dal fatto che alcuni oggetti di valore erano stati da uno dei prelevati a casa dell'altro sotto minaccia di un coltello. Il secondo, A.W., intendeva quindi rientrarne in possesso e denunciare la minaccia. Gli operanti riuscivano ad organizzare un incontro tra i due al fine di poter chiarire i motivi del litigio e reperire prove in ordine alla minaccia compiuta. Durante le fasi di accertamento, sfociate anche in ispezioni e perquisizioni volte a reperire elementi utili a ricostruire la vicenda, il A.A. reiterava comportamenti di offesa e minaccia nei confronti del fratello colpevole, secondo il suo avviso, di mancata restituzione di somme di denaro. Quindi iniziava a fare resistenza anche nei confronti degli operanti che, non poche difficoltà (per due operatori sono stati accertati traumi al gomito ed alla spalla), riuscivano a bloccarlo dopo che lo stesso aveva divelto uno specchietto di una autovettura nel tentativo di procurarsi un oggetto tagliente da usare contri i presenti. Al termine della vicenda, A.A. è stato arrestato per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale. Questa mattina anche lui sarà dinanzi al Giudice per la convalida dell'arresto ed il giudizio.
27/04/2015

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