Tre Reparti della Polizia di Stato hanno lavorato insieme questa notte per arrestare in flagranza tre ladri di rame di nazionalità rumena, D.P 34 anni, V.N e M.S. di 29 anni.
Tre Reparti della Polizia di Stato hanno lavorato insieme questa notte per arrestare in flagranza tre ladri di rame di nazionalità rumena, D.P 34 anni, V.N e M.S. di 29 anni.
Furti che assicurano ai ladri una pronta liquidità, date le alte quotazioni dell'oro rosso, e che, oltre al danno economico al gestore ferroviario, provocano gravi disagi per i blocchi e i ritardi nella circolazione ferroviaria per le migliaia di pendolari e viaggiatori che scelgono il treno per i loro spostamenti.
L'operazione è scattata nell'ambito di servizi organizzati dalla Squadra Mobile di Arezzo e dal Compartimento Polizia Ferroviaria della Toscana a seguito di diversi furti di rame ferroviario avvenuti recentemente nella provincia aretina.
L'ultimo dei furti era stato commesso il 22 aprile scorso ed era stato scoperto da personale del Posto Polfer di Pontassieve (AR) che, all'interno dell'abitato di San Giovanni Valdarno, aveva rinvenuto oltre 300 metri di cavi di rame tranciati, spostati dalla loro sede ferroviaria ed occultati poco distante, per essere verosimilmente recuperati in un secondo tempo.
Nella convinzione che i ladri sarebbero tornati per recuperare il materiale rubato, personale del Compartimento Polizia Ferroviaria della Toscana e della Squadra Mobile di Arezzo hanno organizzato un servizio di contrasto, ponendo sotto controllo le diverse vie di accesso alla sede ferroviaria del comune di San Giovanni Valdarno.
Nella serata dello stesso 22 aprile iniziava un servizio di appostamento e monitoraggio. Dopo alcune ore un'auto con tre uomini a bordo si è
fermata nei pressi della ferrovia.
Gli occupanti hanno lasciato in sosta la vettura e si sono inoltrati lungo la linea ferroviaria.
Poco prima dell'alba (di ieri 23 aprile), i tre individui sospetti hanno ripreso la vettura e si sono diretti in un luogo vicino, nascosto alla vista della pubblica via, ritornando poi sui loro passi diretti in autostrada verso Sud.
Appena ripartiti i tre, i poliziotti si sono suddivisi i compiti: alcuni hanno verificato se i medesimi tre individui avessero in realtà recuperato il rame già tagliato e sopra descritto (riscontrando che solo una parte dello stesso era mancante), altri hanno allertato la Sottosezione Polizia Stradale di Battifolle (AR) per intercettare la macchina che aveva imboccato l'autostrada verso Roma, entrando dal casello di Valdarno.
A seguito del controllo operato dagli stessi operatori della Sottosezione Polstrada di Arezzo, essendo verosimile che i pedinati avessero commesso un secondo furto nella notte appena trascorsa ed avessero a bordo dell'auto il materiale trafugato, venivano recuperati quasi 600 Kg di cavi di rame delle Ferrovie dello Stato, in parte sguainato ed in parte provvisto ancora della guaina in gomma, che era stato rubato poco prima. La conferma del nuovo furto è stata confermata da un dipendente di Rete Ferroviaria Italiana che ha sporto denuncia indicando il punto esatto dove è stato asportato il rame ritrovato a bordo dell'auto. E' stato anche accertato che parte del materiale medesimo rinvenuto all'interno della vettura, proveniva dal furto (i 300 metri sopra descritti) perpetrato la sera precedente.
Questa mattina i tre sono stati condotti dinanzi al Giudice che ha convalidato il provvedimento dell'arresto ed emesso misure cautelari.