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La Polizia arresta l’aggressore di via Arno per tentato omicidio

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Il 4 gennaio 2015 un albanese, nato a Vlore nel giugno 1988, con piccoli precedenti per violazioni al codice della strada ed inosservanza...

Il 4 gennaio 2015 un albanese, nato a Vlore nel giugno 1988, con piccoli precedenti per violazioni al codice della strada ed inosservanza dei provvedimenti dell'Autorità, è stato ricoverato al pronto soccorso del San Donato di Arezzo, con una profonda ferita d'arma da taglio che gli aveva perforato il polmone destro. L'immediato intervento dei soccorsi e la perizia dei medici che hanno prestato le prime cure e sottoposto ad intervento chirurgico l'A.J. ha salvato la vita all'uomo. I sanitari hanno immediatamente dato l'impulso per far scattare le indagini della Polizia di Stato. Durante il primo, intervento gli operatori della Squadra Volante, ricercando ogni traccia che potesse rivelarsi utile per le indagini, all'esito di una scrupolosa perquisizione, sotto uno dei sedili della vettura del ferito, hanno rinvenuto un cacciavite insanguinato. A questo punto, si è rivelato necessario l'intervento degl'investigatori della Sezione Omicidi della Squadra Mobile aretina, che sono riusciti in breve tempo a ricostruire le fasi dell'aggressione subita da A.J. accertando che, prima del ricovero, in questa via Arno, l'albanese si era incontrato con un connazionale. La colluttazione, nella quale A.J. aveva avuto la peggio, aveva però lasciato il segno anche a sul suo rivale che era stato ferito alla mano sinistra. E' stata proprio la vistosa ferita alla mano a tradire il B.E. un albanese del 1990. Il ragazzo è un immigrato regolare, in Italia da diverso tempo, con precedenti per porto abusivo di armi ed oggetti atti ad offendere, lesioni personali, minaccia, oltraggio e violenza a P.U., rifiuto d'indicazioni sulla propria identità personale. I risultati della velocissima indagine, unitamente ai precedenti del B.E., che lo hanno fatto ritenere un soggetto violento e pericoloso, hanno fatto determinare il Pubblico Ministero che ha coordinato le investigazioni a chiedere ed ottenere dal G.I.P. un'ordinanza che disponesse la custodia cautelare in carcere del giovane albanese. La misura è stata eseguita nel pomeriggio di ieri dagli operatori della Sezione Omicidi della Squadra Mobile che hanno condotto le indagini e che, al termine delle formalità di rito, hanno condotto l'arrestato alla locale Casa Circondariale.
24/01/2015

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