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La Polizia di Stato arresta ricercato per riciclaggio

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E’ di ieri pomeriggio l’altro caso quando altra pattuglia fermava una Punto in ...

E' di ieri pomeriggio l'altro caso quando altra pattuglia fermava una Punto in carreggiata sud della A/1. Il conducente esibiva la sua patente risultata regolarmente rilasciata e rinnovata almeno due volte. Un elemento ha attirato l'attenzione degli agenti: nel declinare le proprie generalità la persona sbagliava l'anno di nascita. A seguito di perquisizione in auto si rinveniva una ricevuta INPS con un cognome che differiva da quello indicato nella patente per una sola sillaba, la data di nascita era diversa, mentre la residenza era identica. Guarda caso con le generalità indicate nella ricevuta INPS risultava un ordine di custodia cautelare in carcere per riciclaggio e falsità documentale. Si poteva poi verificare che la patente esibita era formalmente autentica, cioè rilasciata regolarmente ma l'intestatario era persona inesistente.

Notizie apprese dagli uffici che avevano svolto le indagini lo descrivevano come uno dei maggiori esponenti nel campo del falso documentale. Anche lui associato al carcere di Arezzo.-

In due distinti controlli, le pattuglie della Sottosezione Polizia Stradale di Battifolle, sono riuscite a smascherare due latitanti che si erano resi uccel di bosco da anni facendo uso di documenti abilmente contraffatti Il primo caso martedì scorso quando nella mattinata la pattuglia ferma due persone calabresi a bordo di Renault proveniente da Rimini. Il passeggero esibiva una carta di identità originale, ma l'occhio attento ed allenato degli agenti individuava un particolare di non poca rilevanza che portava a ritenere che la fotografia del titolare fosse stata abilmente sostituita, inoltre il compagno di viaggio aveva in tasca altra carta di identità sempre con la foto del passeggero ma con altro nome, anche a questo documento era stata sostituita la foto del titolare. Tutto ciò faceva supporre che la persona avesse tutte altre generalità Le ulteriori verifiche con le impronte digitali rilevavano che la persona si chiamava F. A del 1981 di Reggio Calabria ricercato da circa un anno per esecuzione ordinanza di custodia cautelare in carcere da parte della DDA di Reggio Calabria, per traffico internazionale di stupefacenti (l'ordinanza constava di oltre mille pagine e ricostruiva un traffico dalla Colombia di circa 40 tonnellate di cocaina). I due soggetti venivano arrestati per il possesso dei documenti falsi e F. A. anche in esecuzione dell'ordinanza . Tutti associati al carcere di Arezzo. I due titolari delle carte di identità in mano al latitante sono stati denunciati per favoreggiamento .
23/01/2015

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