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un arresto ed un fermo effettuato dalla Polizia Giudiziaria

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personale della Squadra Mobile...

Personale della Squadra Mobile, dopo un'attenta attività d'indagine, ha arrestato nella flagranza di furto aggravato Z.E., una trentenne di Castiglion Fiorentino (AR). La giovane donna, dipendente di una pasticceria aretina, da circa un anno, quasi quotidianamente, sottraeva denaro a C.L., titolare dell'esercizio commerciale, che da tempo si era accorto dei continui ammanchi. Il denaro veniva custodito in un cassetto ben chiuso e il proprietario pensava di aver perduto una copia della chiave; invece se n'era impossessata la donna, che al mattino, nei momenti di intenso lavoro, andava al cassetto dove "prelevava" fino a 100 € per volta.

Il pasticcere, che da principio, consapevole del fatto che si potesse trattare di un proprio dipendente in difficoltà, ha ritenuto di non dover presentare querela, stanco dei continui ammanchi di denaro, dopo aver perso quasi 6.000 €, la scorsa settimana si è rivolto agl'investigatori della Mobile, che alle prime ore di questa mattina hanno fatto scattare le manette.

I poliziotti hanno fotocopiato tutte le banconote contenute nel cassetto e le hanno cosparse di un'invisibile polvere fluorescente. Così, poco dopo l'inizio della giornata lavorativa della donna, sono intervenuti ed hanno sorpreso la ladra con la refurtiva già messa nella sua borsa, insieme ad una copia della chiave del cassetto dove il titolare della pasticceria aveva l'abitudine di custodire il denaro.

La giovane castiglionese, che da principio si era dichiarata estranea ai fatti, è stata smentita dall'esame della "lampada di Wood", che ha messo in evidenza sulle sue mani la polvere fluorescente di cui erano cosparso il denaro.

Il raffronto delle banconote rubate con quelle precedentemente fotocopiate ha, infine, fugato ogni dubbio sulla colpevolezza della donna.

Dopo l'arresto Z.E., questa stessa mattina, è stata processata per direttissima e condannata a 8 mesi di reclusione e 200 € di multa, con sospensione condizionale della pena.

Sempre personale della Squadra Mobile, questa volta però in esemplare sinergia con quello della Polizia Municipale di Arezzo, ha sottoposto a fermo di indiziato di delitto E.A.M., un clandestino, proveniente dal Marocco, con numerosi pregiudizi per spaccio di stupefacenti, rapina, violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale, interruzione di pubblico servizio, porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere e violazione delle norme relative al soggiorno.

La scorsa domenica, questa via Guinicelli era stata teatro di una rapina perpetrata ai danni di un'anziana donna classe 1937, cui, nel tardo pomeriggio un extracomunitario aveva sottratto la borsa dopo averla violentemente percossa con calci e pugni, fino a farla cadere a terra quasi esanime, dandosi poi alla fuga.

I sanitari che le hanno prestato i primi soccorsi le hanno curato le numerose tumefazioni ed una ferita lacero contusa al capo, suturata con quattro punti.

Le ricerche, iniziate fin da subito, non hanno dato gli immediati riscontri sperati; tuttavia, questa mattina,un coraggioso testimone dei fatti, dopo aver riconosciuto l'aggressore mentre camminava liberamente per strada, ha immediatamente allertato una pattuglia della Polizia Municipale.

L'immediato intervento della Polizia Municipale, coordinatasi altrettanto celermente con gli investigatori di via Lippi, ha portato all'esecuzione di un fermo di indiziato del delitto di rapina aggravata. Il magrebino, ristretto presso la locale casa circondariale, è ora a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.


11/11/2014

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