Il 18 agosto, nel corso dell’incontro di calcio amichevole USD Arezzo – Fiorentina, nei pressi del “Bar Stadio”
Il 18 agosto, nel corso dell'incontro di calcio amichevole USD Arezzo - Fiorentina, nei pressi del "Bar Stadio", luogo di ritrovo della tifoseria
aretina prima e al termine delle competizioni sportive, personale della DIGOS della Questura di Arezzo rinveniva, alla base di un cassonetto posto
sulla pubblica via, un sacco in plastica di colore nero, contenente il seguente materiale, immediatamente sottoposto a sequestro:
• 3 mazze in legno per arnesi da agricoltura
• 1 mazza in legno tipo manico da vanga
• 8 manici di scopa tagliati
• 2 tondini in ferro da cantiere del diametro di 12 mm e lunghezza di 80 cm.
• 1 antifurto da sterzo in alluminio con meccanismo di combinazione
Al termine dell'incontro, ritenendo che il materiale fosse stato posizionato in quel luogo per utilizzarlo in caso di transito di fronte al Bar
Stadio di supporters della Fiorentina, personale della DIGOS e della Squadra Mobile attuavano un servizio di appostamento, per verificare se
qualcuno si fosse presentato sul posto per utilizzarlo o recuperarlo.
In effetti, al termine della partita, venivano identificate tre persone che, pochi istanti prima, erano state viste aggirarsi intorno al cassonetto
alla ricerca di qualcosa, sollevando il coperchio di chiusura per verificarne il contenuto, con l'ausilio della pila del cellulare per far
luce.
Nel corso della perquisizione all'autovettura di proprietà di uno degli indagati, parcheggiata accanto all'esercizio commerciale, veniva
rinvenuta e sequestrata la sola parte inferiore dell'asta di un ombrellone.
La perquisizione presso l'abitazione di campagna dello stesso indagato consentiva di rinvenire e sequestrare:
• Un rotolo di sacchi neri in cellophane di colore e fattezze simili a quello usato per riporre il materiale rinvenuto;
• Un seghetto a serramanico utilizzato da uno degli indagati per tagliare alcuni manici di scopa
• Un manico da scure o altro tipo di utensile con fattezze simili a quelli già posti sotto sequestro.
Al termine di ulteriori attività investigative e delle perquisizioni personali e domiciliari, i tre giovani venivano deferiti all'AG per il
reato di possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere.
Gli stessi tifosi, noti per la loro partecipazione agli incontri dell'USD Arezzo e privi di precedenti di polizia, ammettevano, di fronte agli
operatori, le proprie responsabilità, riferendo che la loro intenzione era quella di usare il materiale solo nel caso in cui si fosse
presentata la tifoseria avversaria. Dichiaravano, inoltre che erano i soli ad essere al corrente del fatto.
Sono al momento in corso ulteriori indagini al fine di verificare compiutamente l'episodio e, nei confronti dei tre giovani, di età tra i 24
ed i 26 anni, e' stato avviato il procedimento per l'applicazione del divieto di accesso agli stadi.
L'operazione, in linea con le direttive del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell'Interno, e' il risultato della particolare
attenzione all'attivita' di prevenzione e contrasto degli episodi di violenza in occasione di manifestazioni sportive, anche a seguito delle note e
gravi vicende che hanno caratterizzato lo scorso campionato di calcio.