L’intervento delle pattuglie della Polizia di Stato è stato richiesto dalla vittima stessa della grave minaccia: la raga
L'intervento delle pattuglie della Polizia di Stato è stato richiesto dalla vittima stessa della grave minaccia: la ragazza, una giovane
aretina ha, infatti, chiesto aiuto nel pomeriggio al numero d'emergenza 113, riferendo di aver ricevuto una visita a casa dal cugino, affetto da
turbe psichiche, che si era presentato presso la sua casa e, per motivi futili, si era iniziato ad alterare fino a minacciarla di morte, brandendo
un coltello puntato alla gola: si era quindi allontanato, promettendo di tornare e porre in essere quanto minacciato. Alla base delle minacce
sembra esserci la richiesta della restituzione delle chiavi di un appartamento di proprietà della famiglia. Nel frattempo le pattuglie della
Polizia di Stato si sono messe sulle tracce del soggetto; è iniziata una serie di controlli in tutta la zona limitrofa, nell'area di Via
Fiorentina, fino a quando un equipaggio delle Volanti ha individuato l'uomo.
Sul posto, è giunta anche una pattuglia dell'arma dei Carabinieri; gli uomini delle forze dell'ordine hanno cercato di tranquillizzare il
giovane, facendo opera di mediazione, fino a convincerlo a gettare a terra il coltello, che l'uomo portava nella tasca dei pantaloni.
Tuttavia, l'uomo, all'avvicinarsi dei poliziotti ha estratto un paio di forbicine fronteggiando gli operatori e tentando poi la fuga a piedi fino a
quando, dopo alcune centinaia di metri, veniva bloccato e immobilizzato.
Accompagnato presso gli uffici della Questura, il trentanovenne ha continuato nei suoi comportamenti aggressivi cercando di colpire gli operatori
presenti con calci e pugni - uno dei poliziotti ha riportato delle leggere contusioni - lanciando sputi e proferendo minacce verbali, agitandosi
senza tregua ponendo in essere comportamenti autolesionistici.
Si è reso necessario l'intervento del medico del 118 che ha determinato il trasporto in ospedale dell'uomo:ricoverato in psichiatria,
è stato subito sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio.
L'autore del gesto, ricoverato in ospedale, è stato deferito in stato di libertà alla competente A.G. per i reati di resistenza e
Lesioni a Pubblico Ufficiale nonché minacce aggravate; il coltello e le forbici sono state sequestrate.