Negli anni ’60 l’Italia, dopo gli anni bui della guerra e del dopoguerra, comincia a risollevarsi e si trova catapultata in pieno boom economico
Negli anni '60 l'Italia, dopo gli anni bui della guerra e del dopoguerra, comincia a risollevarsi e si trova catapultata in pieno boom economico.
La Capitale, Roma, è infestata da bande di criminali particolarmente agguerrite e munite di mezzi molto più veloci e scattanti
rispetto a quelli della Polizia. La leggenda comincia con una visita del Capo della Polizia dell'epoca, il Prefetto Angelo Vicari, alla Questura di
Roma: il Capo domandò agli uomini della Squadra Mobile "di cosa avesse bisogno la Polizia per fronteggiare la criminalità". Nel
silenzio della sala si udì una voce che rispose: "Di cosa abbiamo bisogno eccellenza? Di una Ferrari!!" Il Capo della Polizia
esclamò "Come si chiama, lei??" E lui, facendosi largo tra i colleghi, guardando negli occhi il Capo rispose: "Sono il brigadiere Armando
Spatafora". Il Prefetto Vicari lo guardò per qualche secondo, soppesando l'uomo oltre che il poliziotto, rispondendogli con un'unica frase:
"L'avrà!" Immediatamente la Polizia decise di adottare una vettura rapida e sicura, in grado di offrire prestazioni avveniristiche rispetto
a quelle delle auto utilizzate all'epoca. Si scelse anche il colore, nero, che richiamava il colore della Pantera e doveva distinguersi per la sua
aggressività dal grigio verde in uso all'epoca. Enzo Ferrari decise di donare alla Polizia due Ferrari 250 GTE 2+2, per condurre le quali,
gli autisti della Polizia dovevano frequentare un corso presso la scuderia del cavallino rampante. Uno dei veicoli andò distrutto durante i
collaudi, perciò ne rimase solo uno che fu munito di sirena, lampeggiatore e contrassegni della Polizia: Pantera e scritte "Squadra Mobile
tel. 555555". Nasce il mito. L'unico pilota della Ferrari, della Polizia, è il Brigadiere Armando Spatafora e la sua indimenticabile sigla
radio è "Siena Monza 44". Imbattibile negli inseguimenti, grazie alla sua abilità e alla potenza enorme della sua Pantera/Ferrari
(240 cv, 3000 cc., 225 km/h di velocità massima), Armando Spatafora opera con i suoi colleghi centinaia di arresti nella capitale,
diventando celebre e balzando agli onori delle cronache. Uno degli episodi più famosi è quello dell'arresto di un criminale
soprannominato "il Marsigliese", che discese con la sua auto la scalinata di Trinità dei Monti……..con alle calcagna la Ferrari
di Armando Spatafora, che riuscì a catturarlo, dopo un estenuante e pericoloso inseguimento.
La Questura di Arezzo, operando in stretta collaborazione con l'Ufficio Relazioni Esterne del Dipartimento di Pubblica Sicurezza e con la Direzione
del Museo delle auto storiche della Polizia di Stato, avrà pertanto il privilegio di esporre al pubblico la mitica Ferrari 250 GTE, in
occasione della manifestazione "Arezzo Classic Motors" che si terrà in questo capoluogo presso il centro Fiere e Congressi dal 11 al 12
Gennaio 2014.
Sabato 11 Gennaio alle ore 11.00, presso lo stand appositamente allestito, il Questore Enrico Moja, la figlia del Maresciallo Armando Spatafora,
Carmen, che interverrà alla manifestazione e l'organizzatore dell' evento Stefano Sangalli, saranno lieti di presentare alla stampa la
vettura più celebre che sia mai stata in dotazione alla Polizia di Stato.