Quattro giovani donne slave bloccate dalla Polizia di Stato

Prosegue l’attività di prevenzione e contrasto ai furti in abitazione da parte della Polizia di Stato...

Prosegue l'attività di prevenzione e contrasto ai furti in abitazione da parte della Polizia di Stato, attenta alla salvaguardia della sicurezza dei cittadini. A tal riguardo, di particolare significato, l'intervento effettuato nel pomeriggio di sabato 14 dicembre: gli agenti della sez. Volanti della Questura di Arezzo, quotidianamente impegnati nel controllo del territorio della città, hanno tratto in arresto quattro giovani donne slave, per tentativo di furto in appartamento, in concorso tra loro. Le quattro donne sono state intercettate dalle pattuglie della Polizia di Stato quando ancora erano nel condominio, dopo aver tentato di fare ingresso in uno degli appartamenti dello stabile, attraverso la porta d'ingresso, la cui serratura non era stata chiusa a chiave. Le donne tramite delle schede plastificate, trovate nelle loro borse e sequestrate dagli agenti, avevano aperto la porta, che tuttavia era protetta dal chiavistello di sicurezza che ne ha impedito l'apertura totale. Fondamentale la tempestiva segnalazione da parte del proprietario dell'appartamento, che ha chiesto subito l'aiuto della Polizia, tramite il numero telefonico d'emergenza 113. Sul posto, quindi, sono giunti dopo pochi minuti gli uomini delle Volanti della Polizia: Gli operatori hanno circoscritto la zona, quindi hanno individuato e fermato le donne, ancora prima che uscissero dall'edificio condominiale, rintracciandole in un'altra scala, mentre stavano cercando di allontanarsi dal posto. Gli agenti hanno condotto in Questura le quattro persone in questione, che rispondono alle generalità di R.I., del 1981 e residente a Sesto Fiorentino, J.S. del 1984, D.V., del 81; D.M. del1993, tutte residenti nel campo nomadi di Sesto Fiorentino, segno di un pendolarismo delinquenziale che induce determinati soggetti a spostarsi nelle province limitrofe al fine di commettere illeciti contro il patrimonio. Le donne sono state arrestate e successivamente liberate per il loro particolare stato di salute, in quanto in stato di gravidanza. Sono state quindi deferite alla autorità giudiziaria per tentativo di furto in abitazione in concorso tra loro.