Sembrava una serata tranquilla quella della scorsa domenica per le donne e gli uomini della Polizia di Stato di Arezzo impegnati, come al solito, a garantire la sicurezza sulle nostre strade.
Questo fino alle 22, quando il Centro Operativo Autostradale della Polizia Stradale di Firenze ha ricevuto una telefonata da una persona, che, urlando, raccontava di come due persone si stessero picchiando all’interno dell’area di servizio Arno e come una di queste avesse in mano un coltello.
Gli operatori del Centro hanno inviato immediatamente sul posto due pattuglie della Polizia Stradale, una di Pistoia e una di Arezzo, che, nel luogo indicato, si sono trovate davanti due energumeni, intenti ad affrontarsi con calci e pugni.
Poiché uno di loro, evidentemente ubriaco, agitava un coltello, gli esperti poliziotti hanno cercato di attirare la sua attenzione su di loro per distoglierlo dal malcapitato avversario, già sanguinante e cercare di riportarlo alla ragione, facendolo, così, desistere dai suoi intenti omicidi.
Purtroppo però la tattica non ha reso i frutti attesi e l’uomo, totalmente fuori controllo, si è scagliato, brandendo il coltello, contro gli agenti che, per fermarlo, sono stati costretti a usare la pistola a impulsi elettrici, grazie alla quale è stato, finalmente, fermato.
Trasportato all’ospedale è risultato totalmente ubriaco, con un tasso alcolemico superiore di quasi 5 volte al limite previsto per i conducenti di veicoli non professionali; nel suo caso, invece, una follia, considerato che per i conducenti di TIR il tasso è pari a zero.
Mentre l’altro uomo, un suo collega autotrasportatore ferito con una coltellata a un braccio è stato medicato e poi dimesso, per l’aggressore sono scattate le manette: arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate è stato associato, su disposizione del magistrato d’urgenza, al carcere di Sollicciano.