Prosegue, senza sosta, l’attività volta al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, messa in atto dalla Polizia di Stato di Arezzo.
Da alcuni giorni, gli investigatori della Squadra Mobile aretina avevano attivato specifici servizi di osservazione, dopo aver notato dei movimenti sospetti in un bosco che costeggia la strada della località Peneto.
In particolare gli agenti avevano notato un soggetto di nazionalità albanese che, dopo aver parcheggiato in una posizione appartata, nella strada che conduce alla piccola frazione di Peneto, si addentrava all’interno di un boschetto facendo poi ritorno dopo pochi minuti.
Nella giornata di ieri è quindi scattato il blitz.
Gli agenti infatti dopo aver notato la solita vettura, questa volta con due soggetti a bordo, salire verso Peneto, si dislocavano all’interno della boscaglia e, strategicamente nascosti all’interno della vegetazione, appuravano che dal veicolo scendeva uno degli occupanti che si addentrava nell’area verde, costeggiando un piccolo corso d’acqua, fino ad arrivare nei pressi di un grosso albero, ove all’interno di una cavità naturale, collocava un voluminoso pacco.
Dopo di ciò il soggetto percorreva il solito percorso fatto all’andata e saliva a bordo dell’autovettura che l’aspettava poco distante.
Appena i due si allontanavano, gli agenti effettuavano una rapida verifica che confortava la loro ipotesi investigativa; infatti, nella cavità veniva rinvenuto un involucro avvolto da nastro adesivo, contenente oltre un chilo e 300 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, risultata purissima e di ottima qualità, che avrebbe portato nelle nostre piazze migliaia di dosi.
Dopo aver accertato ciò i due, S.E. 33 anni e L.B 35 anni, entrambi di nazionalità albanese, venivano bloccati e tratti in arresto, in flagranza di reato, per detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente.
A seguito della perquisizione dell’autovettura, occultati all’interno dell’impianto di areazione, venivano rinvenute e sequestrate 6 dosi di cocaina pronte alla vendita e un ingente somma di denaro in contanti.
Le perquisizioni domiciliari consentivano, inoltre, di rinvenire e sequestrare un ulteriore somma di denaro contante, che veniva sottoposta a sequestro unitamente al veicolo utilizzato per il trasporto della droga.
I due, gravati da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e stupefacenti, dopo le formalità di rito sono stati associati alla Casa Circondariale di Arezzo a disposizione dell’A.G. procedente.
L’operazione ha consentito di stroncare un rilevante canale di rifornimento di cocaina dell’intera provincia.