La Polizia Stradale di Arezzo ieri mattina ha fermato, in autostrada del sole, una autocisterna condotta da un autista croato che trasportava benzina, diretta verso il sud.
Sin dai preliminari accertamenti, i poliziotti della Sottosezione di Battifolle, hanno potuto verificare come qualcosa non andasse: dal controllo del cronotachigrafo in dotazione del veicolo il conducente doveva in quel momento trovarsi a riposo ed invece era alla guida.
Tali mezzi pesanti sono infatti dotati, come previsto dalla normativa europea, di un’apparecchiatura elettronica che serve a controllare sia la velocità dei TIR che i tempi di guida e di riposo dei conducenti.
Dalle verifiche emergeva la possibilità che il cronotachigrafo fosse guasto e che l’autista non se ne fosse accorto, ma gli investigatori della stradale hanno voluto approfondire, non è infrequente infatti un tale illegittimo comportamento finalizzato, principalmente, a perseguire l’obiettivo di guidare oltre le 9 ore giornaliere massime.
Nonostante, dagli accertamenti eseguiti, fossero state escluse tutte le modalità di manomissione già scoperte in passato in casi simili, i poliziotti di Battifolle hanno insistito sempre più convinti che, invece, ci fosse stata un’alterazione del funzionamento dell’apparecchiatura: tanta pervicacia veniva premiata perché veniva scoperto un sistema di manomissione mai visto prima, nemmeno ricercandolo in campo nazionale, tanto da costituire una novità assoluta e senza precedenti perché è risultato alterato il software del cronotachigrafo digitale di cui era dotato il veicolo croato.
Il conducente infatti, digitando una sequenza piuttosto complicata sulla tastiera dell’apparecchiatura (ideata così proprio per non essere scoperta facilmente dalla Polizia), prima di iniziare il viaggio inseriva la modalità riposo e pertanto, in caso di controllo documentale della condotta di guida riferita ai giorni precedenti al controllo su strada, nessuna sanzione avrebbe potuta essere riscontrata.
L’apparecchiatura è stata sequestrata, l’autista Croato è stato denunciato all’A.G., assieme al proprietario del mezzo, per la rimozione dolosa di sistemi di sicurezza previsti per la prevenzione dagli infortuni sul lavoro e, per poter ripartire, ha dovuto lasciare ai poliziotti la sua patente di guida e la somma di 1.736 euro quale pagamento immediato della sanzione prevista dall’art. 179 del Codice della Strada.