LA POLIZIA DI STATO ARRESTA TRE PERSONE NELLA CITTA’ VECCHIA PER SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI
Prosegue l’attività della Polizia di Stato volta al contrasto allo spaccio di piazza ed al degrado di alcune zone della città di Arezzo.
Personale della Quarta Sezione della Squadra Mobile, l’Antidroga, nella mattinata di ieri ha tratto in arresto tre persone per detenzione a fini di spaccio: due clandestini con numerosi precedenti specifici: B.M.N., tunisino classe 1973 e F.B., marocchino classe 1976 ed una donna, R.E., italiana classe 1985.
Il costante monitoraggio delle piazze di spaccio e delle zone degradate della città aveva portato gli uomini dell’Antidroga a notare la presenza del pregiudicato, spacciatore F.B., già arrestato dalla Squadra Mobile nel corso di un’indagine iniziata nel 2013 e conclusasi a maggio di quest’anno con l’Operazione Buratto.
Il marocchino clandestino, ad esito dell’Operazione Buratto, dopo una iniziale carcerazione, ricorrendo al Tribunale del Riesame di Firenze, era riuscito ad ottenere la riforma della custodia cautelare cui era stato sottoposto, in un meno afflittivo divieto di dimora nel comune di Arezzo.
Tuttavia, una volta scarcerato, si è dimostrato incurante dell’ordine datogli dal Giudice fiorentino ed è tornato nuovamente ad Arezzo; ma la sua presenza illegale in città non è passata inosservata.
Individuata la dimora dello spacciatore, che conviveva con l’altro magrebino in un appartamento del centro storico, locato dalla donna italiana, è immediatamente scattata l’operazione.
La mattina del 14 settembre 2016 l’immobile e gli occupanti sono stati sottoposti a perquisizione personale e domiciliare, nel corso della quale i tre sono stati sorpresi, all’interno dell’appartamento locato dalla R.E., con:
- 24 grammi di eroina, già suddivisi in 80 dosi pronte per lo spaccio al dettaglio;
- 235,00 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita.
Al momento dell’irruzione nell’appartamento, una delle dosi era aperta su uno dei comodini della stanza da letto.
Arrestati tutti e tre per detenzione a fini di spaccio in concorso, al termine degli atti di rito, i due clandestini sono stati associati alla locale Casa Circondariale in attesa del giudizio di convalida; l’italiana, incensurata e non ritenuta avere un ruolo diretto nell’attività di spaccio, è stata immediatamente liberata su disposizione dell’A.G. procedente.