Lo scorso fine settimana il caldo si è fatto sentire e le città si sono svuotate. La Polizia Stradale, per il traffico intenso verso le località di villeggiatura, ha intensificato i controlli. Anche in Albania il clima è stato torrido e un venticinquenne di Valona, per cercare un po' di refrigerio, si è concesso una vacanza con due amici, partendo in auto per l’Italia.
I tre, dopo aver lasciato i Balcani, sono giunti a Trieste, imboccando poi l'autostrada per dirigersi verso sud. L'albanese conosce bene l'Italia, poiché fa parte di un pericoloso sodalizio criminale dedito alle rapine e al commercio di stupefacenti, come scoperto dalla Squadra Mobile della Questura di Roma, a seguito di una complessa attività investigativa coordinata dalla Procura capitolina. Le prove raccolte a carico della banda hanno consentito al GIP di quel Tribunale di spiccare nei confronti dello straniero, lo scorso 30 maggio, un mandato di cattura. L’albanese è ritenuto l’autore, con altri complici, di una rapina tentata in danno di un gioielliere in pensione, avvenuta nel maggio del 2015 tra Roma e Torvajanica.
Proprio per le sue malefatte lo straniero, anziché sfruttare il comodo collegamento in nave tra l’Albania e la Puglia, ha preferito viaggiare in auto, ritenendo così di poter meglio eludere i controlli delle forze dell’ordine. Ma il malvivente non poteva immaginare che sulle principali arterie nazionali la Polizia Stradale, su input della Direzione Centrale delle Specialità della Polizia di Stato, ha rafforzato la sorveglianza. I tre, giunti in Toscana, sono incappati nel dispositivo di controllo a reticolo. Si tratta di una strategia modulata per far cascare i delinquenti nella rete tesa nella regione dagli equipaggi della Polstrada. Nei primi sette mesi di quest'anno ne sono rimasti impigliati 70, rispetto ai 45 dell'analogo periodo dello scorso anno. E' una tattica ove è decisiva l'esperienza dei poliziotti che, in un lampo, devono intuire se le persone incrociate lungo l’itinerario percorso vadano fermate o meno.
L'auto con i tre, avvistata venerdì scorso nel Valdarno, è stata fermata da un equipaggio della Sottosezione di Battifolle (AR), che presidiava l'A/1 per l'esodo dell'ultimo week-end di luglio. L'albanese era in tenuta da mare: indossava pantaloncini bianchi e una polo a maniche corte, pronto a concedersi l'agognato refrigerio in Italia. Ci hanno pensato i poliziotti della Stradale, che hanno avuto fiuto, a garantirgli un po' di fresco, ma questa volta ad Arezzo e non al mare. Dopo la notifica del mandato di cattura, gli agenti lo hanno ristretto nel carcere di San Benedetto, a disposizione della Procura di Roma.
Per il pericoloso rapinatore le vacanze italiane, appena cominciate, sono già finite.
Firenze, 1 agosto 2016