Anche nell’ultimo fine settimana le pattuglie della Polstrada in Toscana hanno attuato il dispositivo a reticolo lungo le principali arterie della regione, al fine di prevenire gli incidenti, nonché impedire ai furfanti di usare strade e bus di linea per i loro loschi traffici. All’operazione, effettuata su input della Direzione Centrale delle Specialità della Polizia di Stato, hanno partecipato 252 equipaggi, che hanno monitorato quelli che corrono troppo, non allacciano le cinture, si mettono al volante e parlano al telefono o dopo aver assunto droghe o alcool.
Il dispositivo, supportato dall’elicottero dell’8° Reparto Volo della Polizia di Stato, ha consentito il ritiro di 18 patenti e la decurtazione di 2.152 punti. I controlli hanno interessato 1.961 persone e 1.655 veicoli, con 813 infrazioni accertate e 17 conducenti positivi all’etilometro. Gli autovelox e i telelaser hanno pizzicato 292 veicoli che andavano troppo velocemente e sui conducenti sono in corso le verifiche del caso. Ad altri 94 automobilisti è stato intimato l’alt sul posto per contestare la velocità eccessiva, mentre 153 erano senza cinture e 29 quelli alla guida con il telefonino in mano. Gli incidenti rilevati sono stati 29, gli interventi di soccorso 174, mentre 5 i mezzi fermati perché senza revisione.
E’ andata male anche a 2 trafficanti di droga, arrestati sull’A/1 in prossimità di Arezzo, che stavano raggiungendo Bolzano su di un bus di linea. Loro, un uomo e una donna, erano partiti in bus da Messina lo scorso sabato sera, e sono giunti il giorno dopo a Roma Tiburtina, per proseguire verso Firenze e raggiungere, infine, Bolzano. E avevano pensato di viaggiare in bus anziché in treno, convinti che così avrebbero eluso meglio i controlli della Polizia di Stato. Ma hanno fatto male i conti, poiché nel tratto aretino dell’A/1 sono incappati nella morsa a tenaglia di 3 pattuglie della Sottosezione di Battifolle, che hanno fermato il bus e controllato i passeggeri. Erano in 40, tutti con i documenti in regola, tranne i due, sorpresi a nascondere una scatola che avevano con loro. Dentro c’erano 13 sacchetti di plastica contenenti foglie secche che sembravano the, ma era khat, la droga dei poveri, chiamata così perché costa poco ma provoca subito eccitazione già se solo annusata. In caserma gli investigatori hanno scoperto insieme ai colleghi della Scientifica che i due erano somali, appena 20enni, giunti in Italia nell’ottobre scorso e sbarcati a Lampedusa su di un gommone. La Polstrada li ha arrestati e sequestrato oltre 300 grammi di droga. I controlli ai bus di linea proseguono non solo nell’aretino, ma in tutta la rete viaria toscana.
Arezzo, 4 febbraio 2020