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Rapinatore rientra in Italia dopo dieci anni di latitanza: catturato dalla Polizia di Stato.

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Un rapinatore di 33 anni, residente a Roma, è stato arrestato mercoledì scorso dalla Polizia Stradale di Arezzo mentre percorreva l’A/1. L’uomo, nato in Romania, stava guidando una Golf con targa bulgara e mancava dall’Italia da circa dieci anni. Era convinto che nessuno più si ricordasse di lui e dei tanti conti che aveva lasciato in sospeso con la giustizia.Era ricercato poiché aveva messo in piedi un’attività redditizia. Infatti, tramite inserzioni su alcuni giornali, prometteva incontri amichevoli con avvenenti ragazze da lui sfruttate come prostitute. Aveva pure istruito le donne ad addormentare con il sonnifero le vittime. Ma l’ultimo annuncio, pubblicato su “Porta Portese” a fine luglio del 2006, si è rivelato fatale.Al tranello aveva abboccato un uomo, non deambulante, ricevendo in casa alcune ragazze per stringere amicizia. Le donne, approfittando della sua difficoltà a camminare, gli hanno versato qualcosa nel drink. Lui, non sospettando nulla, ha bevuto, addormentandosi. Appena sveglio, ha compreso di essere rimasto praticamente senza nulla, poiché gli erano spariti 16.000 euro, un libretto di assegni, monili in oro, sei telefoni cellulari, il computer e una telecamera.Le indagini si sono concentrate sui telefoni sottratti alla vittima, per vedere chi li stesse usando. Gli investigatori sono così risaliti al rumeno e alle ragazze da lui sfruttate, permettendo nel maggio del 2007 al GIP del Tribunale di Roma di spiccare nei suoi confronti un mandato di cattura. Ma lui, che nel frattempo ne aveva combinate altre, era scappato all’estero. Infatti, era ricercato anche su ordine del Tribunale di Civitavecchia, dovendo scontare undici mesi di carcere per più condanne divenute definitive nel dicembre del 2006.Il delinquente era certo che, dopo dieci anni, nessuno più si sarebbe ricordato di lui e dei suoi misfatti. Ma gli è andata male. Giunto tra i caselli di Incisa e Valdarno, ha incrociato una pattuglia della Sottosezione Autostradale di Battifolle, che stava attuando il dispositivo di controllo a reticolo che è un piano che impegna ogni giorno in Toscana tutti gli equipaggi della Polstrada, per far cascare nella rete gli automobilisti indisciplinati e i delinquenti.Lo sguardo dell’uomo era tipico di chi ha qualcosa da nascondere o un conto in sospeso, che gli esperti investigatori aretini sanno riconoscere. La Golf è stata fermata e lui ha pensato di rassicurare i poliziotti, dicendo che i suoi problemi con la giustizia erano ormai acqua passata. Dall’esame delle impronte digitali gli agenti hanno scoperto di avere scovato quel subdolo rapinatore sparito nel nulla, ricercato da dieci anni e mai trovato perché fuggito all’estero.La Polstrada lo ha arrestato, mettendo la parola fine alla sua latitanza. Ora è in carcere ad Arezzo, ove potrà saldare fino in fondo il suo conto in sospeso con la giustizia.

 

Arezzo, 17 febbraio 2017


17/02/2017

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